Niente più stress, niente più classifiche da guardare. Solo divertimento, autografi, una buona cena tra amici e rivali per mandare definitivamente in archivio il Giro d’Italia. Tutto questo è stato il Cycling Stars Criterium 2022 di Valdobbiadene, andato in scena nella serata di ieri in mezzo a una marea di gente. Una parata di stelle, appunto, con tanti dei protagonisti dell’ultimo Giro che si sono sfidati lungo le vie di Valdobbiadene, con anche le donne e gli ex professionisti che hanno avuto modo di divertirsi nel tecnico circuito di 1500 metri della città trevigiana.
Tra giochi di luci e il pubblico assiepato lungo tutto il percorso, lo show è stato davvero degno di nota. Tra le vecchie glorie si è imposto Cadel Evans, che ha anticipato Maurizio Fondriest e il buon Lello Ferrara al termine di una gara che ha visto all’attacco anche Francesco Moser e il padrone di casa Alessandro Ballan, per un affaire tutto tra campioni del mondo, ma anche l'indomabile Riccardo Magrini.
E, a proposito di campioni del mondo, nel criterium femminile, organizzato per la prima volta, ha alzato le braccia al cielo Elisa Balsamo, al termine di uno splendido testa a testa con la campionessa italiana, nonché compagna di squadra alla Trek-Segafredo, Elisa Longo Borghini. Al terzo posto ha invece chiuso Soraya Paladin. Al via c’erano anche Vittoria Guazzini, Tatiana Guderzo, Silvia Persico e Martina Alzini tra le altre.
Lo spettacolo in notturna dei professionisti, invece, si è concluso con Vincenzo Nibali a braccia alzate. Il siciliano, nei 40 giri di circuito previsti, ha attaccato a più riprese, riuscendo ad andare via da solo negli ultimi 6-7 giri e resistendo per pochi metri al ritorno del gruppo, regolato da Mark Cavendish su Giulio Ciccone. Per quanto fosse una gara amichevole, un ritrovo tra amici e rivali, i 60 km complessivi sono volati via alla media di 48,5 km/h. Al via c’erano anche Davide Ballerini, Stefano Oldani, Alberto Dainese, Pello Bilbao, Davide Rebellin, Domenico Pozzovivo, Salvatore Puccio e Dario Cataldo, solo per citarne alcuni.
«Da corridore mi piaceva molto partecipare a questo tipo di criterium, perché era un modo per stare tra corridori e col pubblico senza la pressione della gara – ha spiegato Alessandro Ballan, promotore e parte attiva dell’organizzazione del progetto Cycling Stars Criterium di Enrico Bonsembiante -. In Italia non c'è questa cultura, siamo gli unici ad organizzarne uno così, ma ci piacerebbe pian piano cominciare a far appassionare la gente a questo format, credo che siamo sulla buona strada per riuscirci. Quelli che si fanno in Belgio e Olanda non sono ancora paragonabili, attirano migliaia di persone che devono addirittura pagare il ticket per assistere allo spettacolo. Attirando sponsor e continuando ad investire, però, credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni».
«Vedere eventi come questi, con così tanta gente sulle strade, vuol dire che stiamo finalmente che stiamo tornando alla normalità – ha detto invece Cadel Evans -. Per la prima volta sono venuto in queste zone per fare il turista e devo ammettere che è un’area davvero splendida. Non ho mai avuto una grande passione per i criterium, dopo il Tour de France raramente li facevo, ma devo ammettere che qui mi sono molto divertito».
«Ricordo che ai miei tempi dopo il Tour de France andavi avanti altri 15 giorni a correre i criterium, ogni tanto ne facevi anche due al giorno - ha ricordato Francesco Moser -. E sicuramente non erano ben organizzati come questo, ogni tanto ti ritrovavi in mezzo alle macchine. Bello che ce ne sia uno così in Italia».