«Ora curerò la classifica» (Domenico Pozzovivo, unico italiano nei primo dieci, conferma che con i primi sette racchiusi in meno di mezzo minuto non è un Giro in piena salute).
Continua a esser diffuso l’uso della mascherina alle partenze e agli arrivi del Giro: da come le indossano, molte persone tengono tantissimo a proteggere dal covid il mento.
Primi effetti dell’ottima prova di Valverde (42 anni), Pozzovivo (39) e Nibali (37) nella tappa del Blockhaus: fra chi si è proposto come sponsor del Giro anche il Gerovital.
Improvviso aumento di richieste nelle agenzie di viaggio di Reggio Emilia: viste le tappe successive molti velocisti, anziché prendere la via delle montagne, pensano già di spostarsi al mare.
Proteste dei telespettatori al termine del tappone abruzzese: non è piaciuto che i telecronisti abbiano provato a confondere le idee annunciando che «la nuova maglia azzurra è Rosa».
«Saranno le crisi da qui in avanti a caratterizzare questo Giro» (Stefano Garzelli, opinionista Rai, alla Domenica Sportiva punta l’attenzione sulle crisi cominciando dalla sua).
Dopo aver detto alla vigilia che il Blockhaus «è una salita che fa male, la so a memoria», pare che Giulio Ciccone abbia trascorso il giorno di riposo a ripassare.
Grande delusione per Bouwmans, vincitore della tappa di Potenza e appassionato di pesca, nell’apprendere che «passiamo il giorno di riposo a Pescara» non era riferito al suo hobby preferito.
Dopo l’invito al Processo, Van der Poel ha perso malamente una tappa e Ciccone è crollato sul Blockhaus: in alcuni team si inizia a pensare che allearsi con la Rai possa rivelarsi la strategia vincente.
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