La tappa che si è conclusa sul lago Balaton è una delle poche che in questa edizione del Giro superano i duecento chilometri: è Lungheria, bellezza.
«Non correrò per un risultato importante, cercherò di godermi metro per metro questa gara» (l’ungherese Attila Valter, 82simo nella crono a 51’’ da Yates, si conferma uno di parola).
Curiosità all’UCI per la "gabbia" che ha protetto il deragliatore di alcune bici nella crono: si studia come estendere questo congegno ai vari Superman e Dinosauri che corrono a bordo strada.
«Van der Poel, il campioncino che oggi ha tenuto la maglia rosa». (Alessandro Fabretti, conduttore del Processo, tratta il fenomeno olandese come un piccolo contenitore di profumo).
Quando dice che «in fondo quelli di Cavendish sono quadricipiti mica da ridere», Stefano Rizzato ha ambizioni da culturista o pensa che i muscoli di altri ciclisti siano più divertenti?
Scoperto il motivo per cui Miguel Angel Lopez Moreno ha lasciato per strada più secondi del previsto nella crono: ha perso tempo quando i giudici hanno fatto l’appello.
Jacopo Guarnieri, apripista del velocista Demare, smentisce categoricamente che la frase «ci sarà confusione, non sarà facile vedere dei treni organizzati» fosse riferita a Trenitalia e Italo.
«Magro non può rispondere, è impegnato in un piss stop» (Luca Gregorio, telecronista di Eurosport, illustra perfettamente cosa si intende per tv di servizi).
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