Non basta autodefinirsi cialtrone del web e mettere un timido "dai si scherza...forse" in fondo al post per sentirsi autorizzati ad uscire dal seminato. E soprattutto non autorizza a gettare fango su tutto il mondo del ciclismo sfruttando la cassa di risonanza del Giro d'Italia.
Un mondo che - è vero - ne ha combinate di tutti i colori ma ha avuto il coraggio di guardarsi dentro, rimboccarsi le maniche e portare avanti una battaglia vera contro il doping. Battaglia che forse non verrà mai vinta fino in fondo, non abbiamo certo l'anello al naso, ma che continua ad impegnare tutti come in nessun altro sport accade.
E allora sarebbe bello che chi ha le carte in regola per farlo - la Federazione, l'Assocorridori, l'Associazione Gruppi Sportivi - decidesse di muoversi nei confronti di questo fenomeno del web che si nasconde dietro il nickname di "Guru dello Sci". Non tanto per l'ironia, quando per il contenuto di questo delirio che parla apertamente di "cocaina", di "iniezioni" e accompagna il tutto con una simpatica foto nella quale vengono immortalati i... medici di squadra. Ah, ecco, sarebbe il caso che anche l'AIMEC desse un cenno di vita, così, tanto per ricordare a tutti che nella vita è giusto scherzare, ma è anche importante capire quando è il caso di farlo e di come farlo.