Coinvolto nella brutta caduta che ha caretterizzato il finale della prima tappa del Giro di Romandia, il francese Nans Peters torna a sollevare il dibattito sulla questione degli auricolari. La caduta è avvenuta, lo ricordiamo, in testa al gruppo e ha coinvolto tra l'altroa nche il leader della corsa, Ethan Hayter, che ha tagliato il traguardo per ultimo.
In un messaggio su Instagram, Peters ha scritto: «A quando l'abolizione degli auricolari, cara UCI?». E subito il portacolori della AG2r Citroën è stato sostenuto dal suo collega Warren Barguil della Arkea Samsic.
Poco dopo, per rispondere alle domande di alcuni followers, Peters ha precisato ulteriormente: «Sono contro gli auricolari perché tutti i direttori sportivi gridano ai loro corridori che ci si avvicina al traguardo, che bisogna posizionarsi in testa al gruppo, che la squadra deve essere a blocco, che bisogna essere aggressivi nel difendere la posizione e via di questo passo.
Spesso non ci sono motivi che giustifichimo le cadute, le strade sono belle, larghe, rettilinee, ma la tensione in gruppo cresce sempre di più, 100 ragazzi voglonos tare nelle prime venti posizioni, nessuno vuol cedere il suo posto, c'è sempre chi cerca di rimontare passado dove non c'è spazio, non c'è piàù alcun margine di sicurezza e si cade».