«Un’operazione che ha l’obiettivo di dare continuità alla tradizione famigliare»: così Paolo Polegato spiega la decisione di acquisire dal fratello Giorgio il 50% delle quote di A.C. srl, azienda vinicola il cui marchio più noto è Astoria Wines.
Astoria è grande amica del ciclismo - presenza importantissima sul podio del Giro d’Italia, della Vuelta España, del Giro di Polonia, di tutte le gare più prestigiose del calendario italiano e non solo - e grande amica anche di tuttobiciweb.
L’operazione è stata annunciata lo scorso 12 ottobre e la svolta societaria si è concretizzata il 31 ottobre con Paolo Polegato che mantiene la presidenza mentre suo figlio Filippo, già sales manager, ha assunto l’incarico di amministratore delegato.
Nell’annunciare questo importante cambiamento, Paolo Polegato ha spiegato: «Ho deciso di acquisire le quote di Giorgio volendo dare continuità alla tradizione famigliare, dal momento che mio fratello ha optato per un percorso di vita diverso. Non ho accettato offerte di fondi d’investimento interessati a entrare nel mondo del Prosecco perché preferisco far proseguire il percorso aziendale intrapreso e privilegiare le logiche di crescita del territorio e del distretto rispetto a quelle prettamente finanziarie dei fondi. Avrò al mio fianco mio figlio Filippo e tutto lo Staff di A.C., con i quali potremo scrivere nuove pagine di questa stupenda avventura. Per A.C. la strategia non cambierà: Filippo in questi mesi ha lavorato a stretto contatto con Giorgio proprio per prendere il testimone nel rapporto con i conferitori e nella gestione della vinificazione e degli acquisti».
E Filippo Polegato, classe 1991, aggiunge: «Quando mio zio Giorgio e mio cugino Riccardo ci hanno comunicato l’intenzione di iniziare un’avventura indipendente, mio padre ed io ci siamo seduti a ragionare. Abbiamo fati i nostri conti e, spinti dalla volontà di non cedere all’ingresso di fondi esterni, abbiamo deciso di crederci, forti del fatto di poter contare su un team di collaboratori fidatissimi e di enorme esperienza».
Chiari gli obiettivi, come spiegato in una intervista concessa al Gazzettino: «Io credo ci sia una fetta di mercato estero da conquistare. Guardo soprattutto al cuore degli Stati Uniti. E' vero che le due coste bevono bollicine e soprattutto rosè, ma c'è una grande fetta di mercato disponibile: oggi abbiamo un 30% di export. io punto al 50%».
Nelle sue parole anche un grazie al ciclismo: «Una passione che è maturata in anni di sponsorizzazioni al Giro d'Italia e poi allargata a tante altre gare. Un'attività che impiega tre mesi di lavoro l'anno, ma che dà enormi soddisfazioni e mi ha permesso di acquisire moltissime competenze».