L’inizio di questo 2021 non era stato dei migliori con tante incognite e paure per un problema cardiaco che per fortuna si è risolto in fretta. Diego Ulissi, che appena tre giorni fa ha tagliato il traguardo delle 32 primavere, si è imposto alla grande sulle strade della Sardegna con il gran bottino di due tappe vinte e la leadership nella classifica generale. Il corridore della Uae Team Emirates non è nuovo in carriera ad affermazioni finali nelle breve corse a tappe. Nel suo palmares ci sono: due successi nella classifica generale al Giro della Slovenia nel 2011 e 2019, uno nella Settimana internazionale Coppi e Bartali nel 2013, una al Czech Cycling Tour nel 2016, una al Giro della Turchia nel 2017 e una al Tour de Luxembourg 2020. Per il livornese nato a Cecina e residente a Donoratico una gran bella rivincita e un calcio alla paura. Queste le sue riflessioni appena terminata la premiazione.
La vittoria in classifica generale è nata giorno dopo giorno o ci avevi già fatto un pensierino prima della partenza della Settima Ciclistica Italiana Sulle Strade della Sardegna?
“E’ nata diciamo dal primo giorno dal momento che ho vinto la prima tappa che sembrava anche che fosse la più impegnativa. Da quel momento abbiamo lottato per mantenere il primato e il piccolo vantaggio che avevo, nella penultima tappa abbiamo incrementato con un’altra bellissima vittoria, la squadra ha lavorato molto bene e siamo veramente felici”.
Come lo definisci il tracciato di questa Settimana Ciclistica Italiana?
“Impegnativo ma non proibitivo. Ventoso perché la Sardegna presenta questa caratteristica. E’ veramente bello pedalare in questa bellissima stagione in questi posti, speriamo di ritornarci per correre, ma anche in vacanza...”
Hai iniziato la stagione con i problemi che tutti sappiamo, ora sei in grandissima forma. C’è un pizzico di rimpianto per le Olimpiadi di Tokyo oramai alle porte?
“Senz’altro partecipare alle Olimpiadi è il sogno di qualsiasi atleta quindi ci speravo, anche perché sono diversi anni che mi trovo al vertice delle classifiche mondiali. Però Davide (Cassani, il commissario tecnico della Nazionale, ndr) deve fare 5 nomi e sono pochissimi, io ho cercato di fare il miracolo per ripresentarmi bene dopo il problema che ho avuto, anch’io non mi aspettavo di essere così competitivo sin da subito. E’ già per me una vittoria il fatto che Davide mi abbia tenuto in considerazione fino all’ultimo momento, ci sono anche altri appuntamenti con la Nazionale quest’anno, cercherò di farmi trovare pronto per quelli”.
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