Ottomilaottocentoquarantottometri. Un numero per molti, un simbolo per tanti. La vetta dell’Everest. Non sarà una spedizione Himalayana quella di Graziano Gallusi e Daniele Riccardo, ma non sarà certo una passeggiata: il tandem paralimpico dell’affiatata coppia di ciclisti tenterà infatti di ricoprire, nell’arco delle 24 ore, lo stesso dislivello della cima più alta della terra emersa, ripetendo più volte l’ascesa varesina di Campo dei Fiori. Mai nessuno, prima di loro, ha tentato l’Everesting in tandem.
Graziano, quarantanovenne non vedente parmense, ama le sfide. Daniele, trentanovenne locatese, ha una lunga esperienza come guida e conosce il valore dell’amicizia. I due si conoscono dal lontano 2006, avrebbero dovuto affrontare insieme un percorso sportivo che li avrebbe portati al Giro delle Fiandre, ma la pandemia globale ne ha scombussolato i piani, senza però intaccarne l’entusiasmo. Niente classica del Nord? Nessun problema! Gli stimoli sono anche dietro casa. E a questo giro il teatro della sfida è proprio una salita che Daniele, abitante a Locate Varesino, conosce molto bene.
Ottomilaottocentoquarantotto metri, e in meno di ventiquattro ore. Graziano e Daniele pensavano inizialmente di accumularli sul Passo dello Stelvio, ma per la data prescelta la Cima Coppi d’Italia avrebbe potuto riservare brutte sorprese. Campo dei Fiori no. Ma non sarà facile lo stesso. Serviranno le gambe, servirà la testa, serviranno il cuore e la determinazione, servirà la sinergia tra due grandi amici, legati nell’impresa da quella bicicletta unica e doppia che è il tandem. Due persone e una sola pedalata.
Graziano e Daniele inizieranno la loro avventura venerdì 25 giugno alle ore 20.00. Dovranno scalare Campo dei Fiori per quattordici volte. Tutta la notte e poi tutta la giornata di sabato. Prima il freddo e il buio, poi il caldo e la fatica. L’arrivo è stimato tra le 17.00 e le 18.30 di sabato 26 giugno.
Ottomilaottocentoquarantotto metri, in meno di ventiquattro ore, e solo in due. Ma forse no! Graziano e Daniele sperano di avere un grande tifo lungo l’ascesa e non solo. E’ possibile anche accompagnarli, fianco a fianco, in una o più scalate. La loro impresa è qualcosa di condivisibile, anche solo qualche chilometro insieme a loro permetterà di conoscere la loro grinta e il loro affiatamento.
Ottomilaottocentoquarantotto metri significano anche duecentosessanta chilometri. Ebbene sì, questa è la distanza che Graziano e Daniele dovranno percorre. Il duo certo non arriva alla prova impreparato, né nel fisico né, tantomeno, nei dettagli: alla sommità di Campo dei Fiori saranno presenti due gazebo per il cambio indumenti e rifornimento, mentre un monovolume con assistenza meccanica li seguirà come un angelo custode nel corso delle quattordici scalate.
Ottomilaottocentoquarantotto metri sarebbero stati solo una chimera, se non fosse stato per l’aiuto ricevuto da Graziano e Daniele da Vince Team, che ha studiato un piano alimentare per i due protagonisti dell’insolito Everesting, del Team System Cars, l’associazione sportiva di cui fa parte Daniele, di Bertoni occhiali, di CBD Cream, che garantirà alla coppia di pedalatori le creme riscaldanti per la rigida notte varesina, di AriBike, che ha fornito le corone per il tandem, di Coach X Lab, che ha affiancato i due nella preparazione atletica della prova, e di Riccardo Tesei, che ha curato l’aspetto mentale e di preparazione generale all’evento.
Ottomilaottocentoquarantotto metri. Due amici, un tandem e una volontà sola che si muove in sincrono ad ogni colpo di pedale.
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