Con uno straordinario attacco a poco meno di 24 km dal traguardo Tadej Pogačar è tornato a vincere e lo ha fatto nella seconda tappa del Giro di Slovenia. Con il successo di ieri, il suo primo in carriera sulle strade di casa, lo sloveno balza anche al comando della classifica generale, dimostrando di essere ben preparato per il Tour de France che partirà tra due settimane.
«Ieri mattina fin dall'inizio avevamo in mente di conquistare la tappa. Abbiamo lavorato per fare selezione e alla fine sono rimasto da solo e questo tutto sommato è stato positivo – ha raccontato ieri Pogačar dopo il traguardo -. Poi ho dovuto continuare da solo, utilizzando tutte le mie riserve e andando al massimo fino alla fine. Sono contento di questa vittoria e spero di avere queste gambe anche in futuro».
Pogačar sta correndo nella sua Slovenia e questo lo rende molto orgoglioso. «Mi è piaciuto molto correre su queste strade. Questa tappa che passa per Celjska, è quasi sempre nel percorso del Giro di Slovenia. L'atmosfera è davvero fantastica durante tutta la corsa e sono davvero grato a tutti i tifosi. Mi piace correre qui e adesso lo sto facendo divertendomi».
Il potente attacco di Pogačar è arrivato sulla salita di Svetina, dove nessuno è riuscito a riprendere il giovane sloveno e lo stesso Mohorič, dopo la corsa, ha parlato della superiorità del suo avversario.
«Matej ha forse esagerato nei complimenti, ma lo ringrazio per le belle parole. So che è soddisfatto del suo risultato, ma so anche che proverà a riprendere la maglia di leader fino a domani. Vedremo cosa accadrà, ma penso che sarà tutto molto interessante».
Pogačar aveva corso l’ultima volta alla Liegi-Bastogne-Liegi di aprile, dove aveva ottenuto la vittoria, superando la maglia iridata Alaphilippe e l’altro francese Gaudu. Lo sloveno ha scelto la corsa di casa per rifinire la sua preparazione in vista del Tour de France, dove vuole riconfermarsi mentre il suo connazionale e grande rivale Primoz Roglic ha scelto di non correre più fino alla Grande Boucle e sta lavorando sulle Alpi, a Tignes.
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