Mentre la nazionale di ciclismo francese, è in cerca di un capitano per le prossime Olimpiadi dopo il forfait di Alaphilippe e Bardet, il campione del mondo sta rifinendo al Giro di Svizzera la sua preparazione per il Tour de France.
Alla corsa Elvetica Alaphilippe è arrivato dopo un periodo trascorso in altura in Sierra Nevada. «Non c'è niente che possa sostituire la preparazione che si fa in gara – aveva detto il campione iridato alla vigilia -: sono tornato dal ritiro stanco, ma la motivazione c'è».
Alaphilippe aveva comunque promesso spettacolo e ieri ha subito cercato di ottenere una vittoria. Il Campione del Mondo ha fatto la cosa che gli riesce meglio: attaccare e cercare di sorprendere gli avversari. Lo ha fatto nel tratto più ripido dell’ultima salita, seguito da un manipolo dei corridori tra i quali Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) che ha poi vinto la tappa mentre Alaphilippe ha chiuso in ottava posizione, salendo al secondo posto della classifica generale ad appena un secondo dal leader della classifica Kung.
«Non sono molto deluso, perché ero un po’ fermo. È stato un bel finale, ma anche difficile, perché la pioggia ha reso le strade molto scivolose. Ho provato e dato il massimo per fare la differenza, ma arrivati nel tratto pianeggiante c'è stato un attimo di esitazione e due corridori sono scappati e basta. Domenica ho colto un buon risultato e ieri ero di nuovo davanti: questo dimostra che la forma c'è e mi dà fiducia per le restanti tappe».
Alaphilippe non parteciperà ai Giochi di Tokyo, lo ha detto nelle settimane passate e il suo obiettivo sarà quindi il Tour de France. Tra pochi giorni il francese diventerà padre per la prima volta, per questo ha voluto costruire la sua stagione intorno a questo evento così importante per lui. «La nascita di mio figlio è la cosa più importante per me - aveva raccontato al quotidiano francese L’Equipe -, periamo che vada tutto bene e che non decida di nascere in anticipo...».
In Svizzera Alaphilippe torna a gareggiare in alta montagna per la prima volta dal Tour 2020: proprio sulle Alpi aveva affinato la sua condizione per essere al massimo nel Mondiale di Imola, dove ha conquistato la maglia arcobaleno.
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