Giornata difficile in casa Deceuninck-Quick Step, con Joao Almeida che si è staccando finendo iad oltre 5 minuti da Dombrowski sul traguardo di Sestola e Remco Evenepoel che tutto sommato è riuscito a limitare i danni chiudendo con un ritardo di 11” dal gruppo dei migliori. «Il mio intento oggi era soprattutto quello di non saltare in aria» ha detto il fiammingo al termine della quarta frazione con arrivo a Sestola.
Quello di Remco è stato un distacco tutto sommano contenuto, che lo ha visto chiudere dietro Landa, Bernal, Ciccone, Vlasov e Carthy, tutti corridori che vogliono la vittoria di questa corsa.
«È stata una giornata difficile, soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche – ha spiegato Evenepoel - Il finale è stato duro e mi sono accorto che era passato molto tempo dall'ultima volta che avevo fatto uno sforzo come questo in una gara: breve e intenso». Evenepoel non ha più preso parte ad una gara, da quel 15 agosto in cui cadde al Giro di Lombardia, fratturandosi il bacino. Un lungo stop il suo, durato 9 mesi e sabato a Torino è finalmente tornato in corsa. «Ho fatto del mio meglio. Non volevo seguire gli altri per poi saltare. L'obiettivo era quello di andare con il mio ritmo per perdere meno tempo possibile sugli uomini di classifica».
Il giovane della Deceuninck - Quick Step, si ritiene soddisfatto del lavoro in corsa, è consapevole di essere all’inizio di questo Giro e che deve ancora prendere il giusto ritmo, ma è fiducioso di potersi migliorare. «Non ho motivi per lamentarmi. I miei compagni hanno fatto un lavoro fantastico tenendomi fuori dai guai e tenendomi all'asciutto. Il mio corpo deve abituarsi nuovamente a questo tipo di sforzi, proprio come devo riportare le distanze in carreggiata. Ma alla fine posso solo essere contento di come è andata la corsa oggi».