Davide Cimolai la vittoria l’ha cercata e l’arrivo a Canale lo aveva cerchiato sul suo Garibaldi come uno degli obiettivi possibili da raggiungere. Voleva vincere e dedicare il successo alla sua compagna, a casa, che tra pochi giorni darà alla luce la loro bambina.
Davide ieri è arrivato secondo, ha vinto la volata del gruppo, davanti a Peter Sagan ed Elia Viviani, mentre primo è arrivato Taco Van der Hoorn. «Uno con le mie caratteristiche non ha tante occasioni in una corsa come il Giro d’Italia e ieri era una tappa adatta a me. Mi dispiace averla persa in questo modo, abbiamo buttato via una vittoria».
In queste parole c’è tutta l’amarezza del corridore della Israel Start Up Nation che proprio sul traguardo ha visto sfumare un’occasione importante. «Se avessimo avuto qualche aiuto in più da altre squadre, sicuramente saremmo riusciti a ricucire il buco e riprendere Van der Hoorn. Un vero peccato».
Cimolai in particolare si riferisce alla UAE Emirates di Gaviria e alla Cofidis di Elia Viviani, che hanno iniziato a muoversi quando ormai era troppo tardi e i giochi erano fatti. «La Ineos non aveva ambizioni di vittoria, tutta la responsabilità è stata data alla Bora ma nel finale dovevano subentrare altre squadre, c’erano sia Gaviria che Viaviani e avrebbero dovuto collaborare mettendo un uomo in più».
L’amarezza c’è ed è tanta per una vittoria sfuggita, ma allo stesso tempo c’è la soddisfazione per aver dimostrato di essere competitivo e di poter competere con i migliori. «In cuor mio sapevo di stare bene, anche nella seconda frazione ho fatto un nono posto, con un problema meccanico poco prima del finale e in pochi chilometri ho recuperato almeno 100 posizioni».
Per Cimolai l’obiettivo in questo Giro d’Italia è quello di vincere una tappa e Canale sarebbe stata una buona occasione. «Il mio obiettivo in questa corsa è vincere una tappa e poi aiutare Martin per la classifica generale, speravo di riuscirci alla prima occasione utile e dedicare il successo alla mia compagna a casa, che tra sei giorni darà alla luce la nostra bambina. Non mi avvilisco e ci riproverò, vivo le tappe giorno dopo giorno e voglio essere protagonista nella prossima volata».
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