Simon Yates non ha perso il vizio: ci aveva già regalato azioni simili tre anni fa in maglia rosa, oggi lo ha rifatto nella seconda tappa tutta tirolese del Tour of the Alps 2021, con arrivo a Feichten im Kaunertal. Un attacco solitario cominciato a più di 20 km all’arrivo, con una discesa e un falsopiano di una decina di chilometri ad attenderlo, che però non lo hanno scoraggiato e lo hanno lanciato verso la prima vittoria stagionale.
Con la vittoria odierna, il capitano del Team BikeExchange ha già posto delle basi solide per la vittoria finale del TotA: «Mi son divertito, preferisco di gran lunga queste tappe corte ed esplosive sin dall'inizio rispetto a quelle più lunghe e noiose» ha spiegato l’inglese. La gamba che ha mostrato sull’impegnativa salita di Piller Sattel era quella dei giorni migliori: «Non è stato facile staccarli e poi mantenere il gap, restare con Sivakov mi avrebbe forse reso più agevole arrivare al traguardo, ma avevo paura che, avendo i compagni dietro, non avrebbe più collaborato – dice ancora -. Fare più di 20 km richiede un grande dispendio di energie, quindi, sarà importante riposare bene per le prossime tappe, in cui proveremo a controllare la corsa con la squadra e portare a casa la maglia verde. Mi piace fare la corsa attivamente, per quello spesso attacco anche dalla media distanza senza aspettare le mosse degli avversari».
La speranza di tutti gli appassionati – italiani, in particolare – è quella di poterlo vedere così anche sulle strade della Corsa Rosa: «Sapevo di stare bene, ma non così bene, sono uscito in forma dal ritiro in altura ma è anche vero che il mio grande obiettivo, il Giro d'Italia, è lontano qualche settimana. Dovrò sapermi curare, non ammalarmi come lo scorso anno, e tenere la forma».
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