Wout van Aert è arrivato a Siena e, dopo il giro di ricognizione sul percorso di Strade Bianche, è pronto a sfidare i suoi avversari sulle strade italiane.
«Penso di essere pronto, mi sento bene e questa è una corsa che mi piace. Le gambe non posso dire che siano al top come lo scorso anno, ma abbiamo fatto una buona preparazione e speriamo che ci sia anche un po’ meno polvere rispetto al 2020».
Queste sono state le parole che il belga ha detto ieri al pullman della sua squadra, parcheggiato fuori l’albergo che ospita il team Jumbo Visma.
Il campione fiammingo è stato in Spagna, a Tenerife sul Monte Teide, per preparare al meglio le corse di primavera e cercare di ripetere gli stessi risultati della scorsa stagione, quando aveva vinto Strade Bianche, la Milano-Sanremo e ottenuto poi ad ottobre un secondo posto al Giro delle Fiandre.
«Sicuramente ho potuto fare dei buoni progressi in quest’ultima settimana di preparazione. Abbiamo controllato tutto, le sensazioni sono buone e anche a livello di potenza mi sento soddisfatto. Per quanto riguarda le bici, ieri durante il giro di ricognizione non abbiamo avuto problemi, tutto il materiale montato è stato appositamente studiato».
Van Aert è rimasto in Spagna fino al 1 marzo e mercoledì ha preso un volo dall’Olanda che lo ha portato a Bologna, dove ha proseguito il viaggio fino a Siena. Il percorso il belga lo conosce bene, lo scorso anno è stato lui a vincere nella Strade Bianche ha dato la ripartenza al ciclismo mondiale dopo il lockdown.
Era agosto e il caldo era notevole, quest’anno si è tornati a correre in marzo, con un meteo incerto, ma il campione sa perfettamente come affrontare la corsa.
«Le strade sterrate sono leggermente migliori rispetto all’estate passata. L'anno scorso c'erano molti più dossi a causa del manto secco, ora sono mi sembrano più appiattiti. Io spero in un po’ di pioggia, che dovrebbe anche aiutarci ad avere meno forature».
Van Aert non ha partecipato alla Omloop Het Nieuwsblad e alla Kuurne-Brussels-Kuurne, ha preferito saltare il weekend fiammingo per completare la sua preparazione in vista delle classiche. «Il weekend di apertura era un po’ d'intralcio per me, dopo aver affrontato duramente la stagione del ciclocross. Avevo veramente bisogno di quelle tre settimane per prepararmi al meglio per un mese impegnativo di corse. Le settimane in altura sono veramente importanti per una buona preparazione, ma non dobbiamo aspettarci che i benefici di questo lavoro si sentano già tutti nella corsa di domani. Poi devo fare delle scelte e questa soluzione era quella che mi dava maggior fiducia, per poter essere pronto per le gare importanti che iniziano in marzo».
Van Aert ha seguito le gare belghe in televisione per capire a che punto erano i suoi avversari. Il fiammingo è rimasto colpito dal suo avversario di sempre, Mathieu Van der Poel, autore di una splendida Kuurne-Brussels-Kuurne. «Mathieu mi è sembrato molto forte, è stato veramente impressionante».
Il campione olandese sarà uno dei suoi principali avversari nella Strade Bianche, ma Van Aert non vuole guardare solo Van der Poel e Julian Alaphilippe, è convinto che altri corridori siano in grado di conquistare il successo a Piazza del Campo e tra questi mette anche il nome del britannico Pidcock. « Ci saranno molti più corridori con possibilità di vincere. Van der Poel e Alaphilippe saranno tra i più forti in corsa, ma penso anche che Tom Pidcock potrà essere tra i protagonisti».
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