
Stima e credibilità. Attributi che calzano a pennello ad Andrea Schiavone, il massofisioterapista non solo di ciclisti professionisti e dilettanti, ma anche di personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport come Ignazio Moser, Cecilia Rodriguez, Marco Melandri, Alice Arzuffi, Davide Ballerini, Samuele Porro per citarne alcuni.
Uomini e donne da copertina, e non solo, frequentano il suo studio “Fisio Sport” in via Risorgimento a Cermenate, in provincia di Como, dove Schiavone ha la sua base d’appoggio dal 2005.
“Ho iniziato questa professione sedici anni fa dopo aver smesso di correre fra i dilettanti-racconta Andrea, che vive a Carimate nel Comasco-. Dopodichè mi sono diplomato in Fisioterapia. In quel periodo, grazie ad Antonio Fusi (ex cittì delle nazionali professionisti , under 23 e juniores) che organizzava trasferte in Belgio e in altri paesi europei, mi è capitato di seguire la nazionale azzurra giovanile con la quale ho fatto le mie prime esperienze. Poi, Luca Paolini mi propose di collaborare con la Liquigas allora squadra di Pro Tour. Una collaborazione che nel tempo si è rivelata molto utile per la mia crescita, e si è consolidata una volta avviata la mia attività a Cermenate”.
Una scelta di vita che ha portato Schiavone ad avere un approccio avvicinato con il corpo umano delle persone, e in questi casi di personaggi illustri e di ciclisti affermati e promettenti. Che parlano di lui come “l’amico dalle mani d’oro”.
Cos’altro dicono te?
«Melandri mi definisce il suo braccio destro; Ignazio Moser il suo fisio; Cecilia Rodriguez il suo salvatore nei momenti di emergenza; Alice Arzuffi il suo masseur preferito; il campione italiano di marathon Samuele Porro il suo pronto soccorso. Insomma, mi vedono come un amico e non posso che essere fiero».
E i corridori?
«Sono in tanti, dai più giovani ai dilettanti fino ai professionisti. Davide Ballerini ad esempio passa spesso a trovarmi, è un amico di vecchia data, con lui mi diverto anche a paedalare in mountain bike tra i boschi. Con noi viene anche il biker Porro. Ballerini lo seguo volentieri, si sottopone a sedute quando può, ma il più delle volte è in giro a correre per il mondo. Il ciclista è come uno zingaro, stargli vicino è davvero complicato».
Il fisioterapista consiglia?
«Agli sportivi e ai cosiddetti sedentari direi di non trascurare l’importanza di avere un trattamento e una persona di riferimento. La prevenzione è la chiave giusta prima che sia troppo tardi».
Classe 1982, Andrea Schiavone viene dal ciclismo. Nella sua carriera ha indossato la maglia della Polisportiva Molinello di Cesano Maderno, del Club Ciclistico Canturino 1902 e fra i dilettanti del Velo Sport Rho e della Bcs Computer di Eupilio la squadra di Antonio Molteni che ha lanciato nel professionismo Luca Paolini. Una decina le vittorie di Schiavone, che nello stesso anno, da juniores, riuscìa vincere il titolo Provinciale Comasco sia su strada sia nel Ciclocross, entrambi conquistati a Lurago d’Erba. Andrea è opinionista nella trasmissione tivù Bike Show condotta dall’ex professionista Danilo Gioia.
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