È l’unica squadra italiana del World Tour, ed è femminile. Il primo anno nella massima serie non è stato assolutamente facile per Alé BTC Ljubljana chiaramente per le note vicende Covid che hanno reso maledettamente complicata questa stagione, andata in archivio con non poche complicazioni «ma la cosa importante è che, tutti assieme, siamo riusciti a portare a termine una stagione che a marzo sembrava persa, invece con grande determinazione, tipica di chi come i ciclisti non è abituato a mollare, ce l’abbiamo fatta».
Alessia Piccolo è la presidente di questo team femminile che batte bandiera italiana, nonché amministratore delegato e direttore generale del maglificio Alé, che dal 2011 ha deciso di scendere in campo con un team coniugato al femminile. «Siamo e sono contenta – dice a tuttobiciweb la manager veronese -. Non è stato assolutamente semplice, ma tutti assieme - noi come azienda, noi come squadra, ma noi anche come grande famiglia del ciclismo - ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto 47 giorni di corsa dei 100/105 che generalmente affrontimo in una stagione normale, ma come si dice in questi casi? Meglio che niente. Abbiamo raccolto 13 vittorie (4 con Mavi Garcia e con Jutatip Maneephan, due con nEugenia Bujak, una a testa con Marta Bastianelli, Ursa Pintar e Urska Zigart ndr) e ci siamo piazzate all'ottavo posto nel ranking mondiale: va bene così!».
Un team ben strutturato, diretto da Fortunato Lacquaniti, il quale anche per il prossimo anno sarà affiancato da due tecnici esperti come Giuseppe Lanzoni e Gorazd Penko. «Siamo già proiettati nel nuovo anno e il nostro roster è praticamente ultimato – ci illustra sempre Alessia Piccolo -. La rosa sarà di 12 atlete con le confermatissime Marta Bastianelli, Tatiana Guderzo, Anna Trevisi, la spagnola Margarita Victo Carcia Canellas, la russa Anastasiia Chursina, le slovene Eugenia Bujak e Urska Pintar oltre all’olandese Maaike Boogaard, alle quali abbiamo aggiunto Laura Tomasi e Alessia Patuelli, la svizzera Marlen Reusser e la britannica Sophie Wright. La svizzera è bravissima nelle prove contro il tempo, tanto è vero che ha vinto i Giochi europei nel 2019 ed è stata medaglia d’argento ai mondiali di quest’anno e bronzo europeo. Sophie invece è un'atleta giovane e di prospettiva, classe 1999, che quest’anno ha chiuso al secondo posto la classifica delle giovani alla Setmana Valenciana. Viene dalla MTB, è stata campionessa europea XCO tra le Junior e nello stesso anno ha conquistato il bronzo all'Europeo su strada, dimostrando una forte propensione alla multidisciplinarietà».
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