Ha quasi ultimato il recupero Geraint Thomas che - alla vigilia dell’uscita del suo libro “Mountains According To G”, una sorta di manuale in cui racconta la sua esperienza di ciclista su 25 salite iconiche - pensa ai progetti futuri. Nella sua mente c’è il Tour de France e poi le Olimpiadi di Tokyo, ma il Giro d’Italia, rimane per il gallese, un’opera incompiuta, con la quale ha ancora un conto aperto.
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eraint Thomas si è ritirato dall'ultimo Giro d'Italia con una frattura al bacino, ha continuato a seguire e a tifare per i suoi compagni davanti alla tv, ma adesso per lui, è arrivato il momento di guardare avanti.
«È stato fantastico vedere la corsa in televisione. Tao è un giovane ciclista con un potenziale molto alto. Ovviamente all'inizio era al Giro per aiutarmi, ma ha avuto la possibilità di combattere e di giocarsi le sue carte».
Thomas è sempre stato molto attento a quello che facevano i suoi compagni e anche con il nostro Filippo Ganna, ha manifestato il suo affetto, incoraggiandolo la sera prima della cronometro e dicendogli che era il più forte. Così come ha fatto con Geoghegan Hart.
«Nella terza settimana Tao è stato il migliore. È fantastico il modo in cui ha vinto e come ha gestito la pressione. Il modo in cui ha corso ha aiutato anche la squadra. Non sempre accendevo la televisione per guardare la gara in diretta, ma stavo comunque al passo con quello che stava succedendo, mandando messaggi ai ragazzi».
Thomas si è raccontato alla BBC Radio Wales, spiegando quali saranno i suoi obiettivi futuri, confermando il suo impegno con la Ineos. «Penso al Tour de France e alle Olimpiadi. Certo, devo discuterne con la squadra il programma. Il Giro d’Italia è sempre nei miei pensieri, soprattutto dopo quanto accaduto quest'anno. Non escludo un ritorno ma ora devo pensare a recuperare e i miei fisioterapisti sono fantastici con me. Ultimato il recupero, decideremo insieme».
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