Elia Viviani nella frazione di domenica è caduto al traguardo intermedio, riportando contusioni e abrasioni in più parti del corpo. Era deluso il veneto, perché dopo il Tour de France, in questo Giro d’Italia vuole fare bene e già da oggi potrebbe cercare la sua prima vittoria alla corsa rosa.
«Purtroppo sono caduto nella prima tappa in linea - ha spiegato il velocista della Cofidis - non è mai una cosa positiva, in particolare quando sei al secondo giorno di corsa».
Il Giro d’Italia è appena iniziato e per fortuna Elia ha a disposizione diversi giorni per rimettersi in sesto e provare a vincere nelle volate.
«Sono caduto e sono stato molto dolorante. Per fortuna non ho riportato contusioni troppo serie, ma solo qualche ammaccatura, il ciclismo purtroppo è così. Ma l’importante è rialzarsi e continuare la corsa».
Oggi per Elia e tutti gli altri velocisti, ci sarà la prima occasione per conquistare una tappa. Da Catania, dopo 140 chilometri di corsa, si raggiungerà Villafranco Tirrena e si potrà finalmente sprintare.
«Siamo riusciti a resistere molto bene nella giornata di ieri. Il ritmo è stato forte per tutta la corsa - ha continuato Viviani - ma come ci aspettavamo siamo riusciti a rimanere al sicuro all’interno del gruppo. Ieri era molto umido, un po' freddo, ma per fortuna non ha piovuto molto sul traguardo. Adesso dobbiamo rimanere concentrati sulla tappa di oggi. Dovremo stare attenti alla salita a metà corsa. Non ci saranno molte opportunità in questo Giro per i velocisti, quindi dobbiamo fare tutto quello che possiamo per ottenere un successo in questa frazione. Dobbiamo essere competivi ed essere in grado di misurarci nel finale con tutti gli altri velocisti».
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