L’impresa è compiuta. Julian Alaphilippe a Imola ha realizzato il suo sogno più bello, tra le lacrime e gli abbracci ai compagni, Lulù ha portato a termine la sua impresa, l’obiettivo più importante della sua carriera.
Come si sente ora che ha vinto il Mondiale?
«È ancora difficile per me, realizzare a pieno questo momento. Ho vinto la corsa che ho sempre sognato di vincere. Il mondiale era l’obiettivo di tutta la mia carriera veramente non potevo chiedere di più. Faccio fatica a credere che sia realmente vero».
Lei al Tour ha vinto subito e ha vestito anche la maglia gialla: questo l’ha aiutata in previsione del Mondiale?
«Dopo il Tour sono arrivato qui molto rilassato e motivato. In Francia è stato difficile ma la corsa mi ha aiutato per questo Mondiale. Anche la mia squadra è stata fantastica, mi hanno aiutato tantissimo e veramente non potevo chiedere di più alla mia nazionale».
In qualche modo ha usato il Tour de France per preparare questo Mondiale?
“Sicuramente il Tour dell’anno scorso è stato molto diverso rispetto a quello di quest’anno. Sono stato felicissimo di aver vinto la tappa a Nizza e conquistare la maglia gialla. Da quel momento però mi sono focalizzato sul Mondiale, ho cercato di dare il meglio alla squadra, ma la mia testa era già a Imola».
La fuga di Pogacar l’ha in qualche modo preoccupata? Il suo disegno tattico era questo?
«La mia squadra ha fatto un gran lavoro, in particolare nel finale per rendere dura l’ultima parte della gara. Sapevamo che c’erano dei grandi corridori davanti con la squadra belga che ha inseguito. Quando Pogacar ha attaccato per noi è stato perfetto, hanno fatto quello che a noi serviva per poter vincere. Io sono rimasto concentrato sapevo perfettamente cosa dovevo fare e l’ho fatto».
Andrà al Giro delle Fiandre: come pensa di affrontarlo ora che ha questa maglia?
«Non lo so, non ho idea e seguirò tutte le Classiche. Sicuramente lo affronterò in un modo completamente diverso, con molta più serenità, probabilmente riuscirò anche a godermelo di più».
Lei ha realizzato il suo sogno più bello, a chi si sente di dedicare un pensiero ora che ha questa maglia?
«Sono venuto a questa corsa con grandi ambizioni, è vero è un sogno che si è avverato. Il mio pensiero va al nostro selezionatore Voeckler che ha creduto in me e si è fidato e ai miei compagni che mi hanno aiutato. Naturalmente adesso penso alla mia famiglia, a tutti i miei parenti e in particolare a mio cugino Franck».