Padiglione, capannone, magazzino. Trasformato in deposito, officina, laboratorio. Si chiama, il nome è indovinatissimo, Ricicletta: perché qui, un po’ centro di accoglienza e un po’ ospedale da campo, un po’ centro di aggregazione e integrazione e un po’ progetto culturale e sociale, si recuperano, si rigenerano, si resuscitano biciclette. A Ferrara.
A Ferrara, ma dove? E’ questo il problema. Finora Ricicletta, nata nel 2002, aveva trovato uno spazio nell’ex Mof, Mercato orto frutticolo, in via Darsena. Ma adesso complice anche il cambio dell’amministrazione cittadina, è arrivato lo sfratto, scadenza il 30 settembre, con la possibilità di traslocare in periferia. Da qui l’invocazione di aiuto.
Se la vita è una ruota, la storia di Ricicletta è la sua dimostrazione pratica. Promossa dal Dipartimento di salute mentale, con la partecipazione del Comune di Ferrara e il lavoro di alcuni volontari della cooperativa Nuova Mente, cui è subentrata la cooperativa sociale Il Girasole, Ricicletta dal 2015 ha restituito alla vita e alla strada più di 2 mila biciclette, con 5 mila manutenzioni, 1170 noleggi e mille donazioni dai privati. Non solo: sempre dal 2015 ha dato lavoro a più di 30 persone (attualmente ne sono impiegate quattro), con oltre 26 mila ore di tirocinio e altre forme di inserimento professionale. E non è tutto: con Ricicletta lavorano persone disagiate e si è stretto un accordo con il carcere per una produzione di camere d’aria.
Il Germoglio ha lanciato una petizione sociale attraverso Change.org, nella speranza che una raccolta di firme possa indurre il Comune di Ferrara a trovare una sede non in periferia, ma in una zona più centrale. “Ricicletta non può essere spostata in periferia, o in posti irraggiungibili. Ricicletta deve rimanere in città, possibilmente in prossimità di aree di sosta e parcheggio e rimanere ben visibile perché richiama per tutti i valori civili irrinunciabili come la legalità, la promozione della mobilità sostenibile, l’economia circolare, l’inserimento al lavoro, la cura delle persone fragili. In questo momento storico, molte città europee progetti come quello di Ricicletta, ad alto impatto sociale vengono sviluppati per innescare azioni di rigenerazione urbana. Noi siamo stati precursori e abbiamo sempre lavorato per rigenerare persone e attivare nuove professionalità”.
Una sede idonea, spiegano i soci del Germoglio, ci sarebbe: l’ex Amga all’inizio di via Bologna. Ce la faranno? Ce la faremo?
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