L'ORA DEL PASTO. LO SPETTACOLO DELLE DONNE IN BICICLETTA

LIBRI | 25/08/2020 | 07:51
di Marco Pastonesi

Quasi mille chilometri in nove tappe, dalla Toscana (Grosseto) alla Puglia (Motta Montecorvino), dall’11 al 19 settembre. Il Giro Rosa 2020 si farà. Il suo patron Giuseppe Rivolta parla di “rispetto”, “umiltà” e “orgoglio”, nel suo comunicato-stampa lo definisce comunque “una pazzia”, ma ricorda come “non abbiamo voluto arrenderci”, “abbiamo lottato” e “fatto sacrifici”.


Trattandosi di donne in bicicletta, non è una novità. In un libro che s’intitola proprio così (“Donne in bicicletta”, Ediciclo, 496 pagine, 20 euro), Antonella Stelitano ha tracciato “una finestra” sulla storia del ciclismo femminile in Italia. Modesta, l’autrice. Questo è il più documentato libro sull’argomento.


Gli inizi furono in salita, se ancora nel 1923 padre Agostino Gemelli discriminava le donne, nello sport, domandandosi: “Non c’è pericolo che la donna, con l’esercizio fisico, perda quella grazia femminile che tanto l’adorna e che è giusto che essa abbia?”. E rispondendosi: “Ci vuole della ginnastica buona, sana e... femminile; senza calzoni, senza atletismo e soprattutto senza far concorrenza a quella che fanno gli uomini”. Meno nobile e diplomatico il barone Pierre de Coubertin, fondatore delle Olimpiadi moderne: riferendosi allo sport, “questo scompiglio non è fatto per le donne. Esso non giova mai loro. Se esse vogliono affrontarlo, che avvenga nel loro privato”. E ancora Felice Gimondi, che con la bici aveva un rapporto quasi matrimoniale, nel 1984 dichiarava: “Io una donna la vedo sì in bicicletta, ma su quelle belle, da passeggio”.

Figurarsi il ciclismo: uno scandalo. Alfonsina Strada sfidò pregiudizi e disagi: “Bici da uomo e pantaloni alla zuava... unica donna in un ambiente di soli uomini, per lei non ci sarebbe stata alcuna differenza”. Fu lei a farla, la differenza. “Nella bisaccia del maglione teneva una spugnetta umida che si passava sulle ferite dopo ogni caduta”. Dal Giro d’Italia (solo uomini più lei) del 1924 fino al Giro Rosa (solo donne) del 2020, tutta un’altra storia. Ma nel frattempo, per dirla con Rivolta, non si sono arrese, ma anzi hanno lottato e fatto sacrifici atlete come Paola Scotti, la prima italiana tesserata dall’Uvi e la prima campionessa italiana (a 19 anni, nel 1963): “A notarla è Renato Ginofero, la cui famiglia gestisce una trattoria lungo la Via Emilia. Ginofero osserva Paola quando passa: oltre alla grazia e alle lunghe trecce castane, riconosce nella sua pedalata la potenzialità di una campionessa”. Identica vocazione e determinazione aveva Elisabetta “Lisy” Maffeis: “Quando si andava a correre – il suo ricordo - si prendevano anche insulti: a volte pesanti, altre volte qualcuno si limitava a gridare ‘andate a fare la calzetta’”. Rossella Galbiati, la prima italiana a sfiorare una medaglia mondiale (quarta nella velocità nel 1979, poi bronzo nel 1984), non rinunciava “a quel tocco di femminilità che è giusto rispettare: corre con gli orecchini, due piccolissime palline d’oro infilate nei lobi”.

Stelitano cita anche Rivolta (“Ogni successo di queste ragazze più che dare coraggio e forza a me, lo dà a tutto il movimento femminile e a tutti i miei collaboratori”) e disegna il Giro Rosa (“Un complesso meccanismo che governa stando attento a rendere merito in primis alle atlete e ai valori che rappresentano”). Ecco la partecipazione del Centro antiviolenza di Vittorio Veneto, ecco le maglie dedicate alla piccola Giada colpita da una rara malattia... Morale: “Le donne non si tirano mai indietro di fronte a una buona causa”.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Avrebbe dovuto essere il capitano della Tudor nella prima Roubaix della storia per il team svizzero, ma un malanno di stagione lo ha messo ko. Matteo Trentin è costretto a riununciare alla Parigi-Roubix e a quella che sarebbe stata la...


Ci hanno creduto per tutta la settimana, i ragazzi della Arkea B&B Hotels, e alla fine hanno raccolto tutto il bottino. La quarta tappa del Region Pays de la Loire Tour -  la Sillé-le-Guillaume - Le Mans di 186, 5...


Jarno Widar fa centro nella terza tappa del Circuit des Ardennes, da Boulzicourt a Saint Marceau. Il talento belga della Lotto Development ottiene la prima vittoria in stagione anticipando Giacomo Ballabio, della Hrinkow Advarics, e l'australiano Brady Gilmore (Israel Premier...


Alla fine sono andati a prenderlo a casa e lo andranno a prendere con l’ammiraglia domenica mattina per portarlo a Busto Arsizio, dove si correrà la Piccola San Geo, classica per ragazzi juniores. Alla fine Luigi Braghini di Lodetto, socio...


Continuano gli incontri nell'ambito dell’attività “Giro a scuola”, che fa parte del calendario di avvicinamento all’arrivo del Giro d’Italia a Castelnovo Monti il prossimo 21 maggio. Il progetto è rivolto agli studenti di 10 plessi delle scuole primarie che si...


L'UCI è lieta di annunciare che i Campionati del Mondo Gravel UCI 2025, originariamente previsti a Nizza (Francia) il 18 e 19 ottobre, si svolgeranno finalmente nella regione del Zuid-Limburg nei Paesi Bassi l'11 e 12 ottobre. La regione Zuid-Limburg...


Non è arrivato il successo nella generale, sfuggito per soli 4”, ma la Li Ning Star ha comunque concluso il Tour of Hainan con un bilancio decisamente positivo. La formazione Continental cinese ha, infatti, terminato la breve corsa a...


Seppur con il solo Davide Baldaccini rimastogli al fianco per l’ultima frazione, Kyrylo Tsarenko ha chiuso da vincitore assoluto il Tour of Hainan 2025. Il nativo di Kropyvnytskyi, grazie al successo conseguito nella terza frazione, è riuscito sia oggi...


Brutta tegola per la Visma | Lease a Bike che dovrà fare a meno per diverse settimane di Victor Campenaerts. Il corridore belga è caduto martedì nel finale della seconda tappa, è arrivato al traguardo ma poi è stato costretto...


Se sono poco meno di 160 i chilometri che, in Danimarca, separano le cittadine Aabenraa e Tilst (luoghi di nascita dei protagonisti di questa storia), sono ben 9000, in linea d’aria, quelli che dividono i due comuni danesi dall’isola...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024