Nata a La Spezia il 24 ottobre 2001 e residente a Ceparana, frazione del Comune di Bolano, al confine tra Liguria e Toscana, Elena Lucchinelli sogna il Giro d’Italia femminile ed anche l’America.
Approdata quest’anno nella categoria Donne Élite con la formazione Aromitalia – Basso Bikes – Vaiano, Elena ha scoperto la bicicletta da piccola: «Quello con il ciclismo per me più che un incontro è stato uno scontro – racconta sorridendo la giovane ciclista a tuttobiciweb – Un giorno pedalavo assieme ai miei genitori su una pista intorno ad un campo da calcio quando, arrivando in senso contrario al nostro, un altro ciclista mi ha urtata. Anche grazie a quell’evento mio papà mi ha proposto di fare ciclismo al Velo Club Bottagna, una società della zona. Ho iniziato a gareggiare da “G1” su una biciclettina rossa, nera e bianca».
Ricordi la gara del tuo debutto?
«Ricordo il mal d’auto che ho sofferto per raggiungere Bordighera dove si svolgeva la corsa e ricordo, soprattutto, che quel giorno ho ottenuto la mia prima vittoria».
Oltre a quella affermazione Elena, porta con sé molti ricordi dei tanti anni passati in bici, cita in particolare momenti vissuti nei due anni da Allieva: la vittoria nel campionato regionale toscano nella Velocità; una caduta – sempre al velodromo – che le ha condizionato la prestazione alla rassegna tricolore su pista anel 2017 a cui teneva molto e, nella medesima stagione, la gara su strada disputata a Macherio.
Alla prima annata tra le Junior l’atleta ligure è salita sul terzo gradino del podio nella prova tricolore del Keirin mentre nel 2019 ha partecipato con la Rappresentativa regionale del Veneto al Giro di Toscana, al Giro dell’Emilia e al G.P. Beghelli: «Grande esperienza, in particolare mi è rimasto nel cuore il Giro dell’Emilia, Bologna è una bellissima città».
Ed eccoci al 2020. La pandemia ha imposto lo stop allo sport ma Elena è riuscita comunque a conquistare un importante traguardo: ha concluso il suo percorso di studi al Liceo Scientifico Antonio Pacinotti di La Spezia diplomandosi col massimo dei voti, 100/100.
«Secondo alcuni il fatto che nella Maturità 2020 non ci fossero le prove scritte rendeva l’esame più semplice, ma per me non è stato così. Io puntavo molto sugli scritti, mi sentivo forte. Non averli avuti mi ha penalizzata», afferma Elena che poi prosegue: «È stato un periodo di forte stress, a pochi giorni dagli esami non avevamo ancora informazioni chiare su come sarebbe stata la prova e questo non ha aiutato certamente a stare tranquilli».
Come si è svolto il tuo colloquio?
«Ho iniziato da Matematica e Fisica per poi passare ad Italiano con l’analisi di un testo e concludere con la trattazione delle materie rimanenti».
La materia che ami maggiormente?
«Scienze».
La più ostica?
«Mi è sempre piaciuto studiare, però la meno congeniale per me è la Storia.»
In bici, invece, quali percorsi preferisci?
«Percorsi misti con salite non durissime. Credo di potermi definire una passista veloce».
Elena ha abbinato bicicletta e testi didattici anche nel periodo di lockdown: sveglia presto, e per dare il via alla giornata rulli ed esercizi. Poi testa alla scuola con le lezioni on-line e lo studio, in serata una nuova seduta d’allenamento sui rulli. «Rimanere sempre in casa non è stato semplice. Per combattere la monotonia del ciclomulino mentre pedalavo facevo videochiamate. Appena è stato possibile allenarsi su strada – dichiara sempre Lucchinelli - sono stata per cinque ore in bicicletta».
La giovane portacolori di Aromitalia - Basso Bikes - Vaiano, in una sorta di ping-pong tra libri e ciclismo, ci confida il suo amore per le opere di Italo Calvino ed anche per “La coscienza di Zeno” di Svevo ma precisa: «Oltre alla lettura ho altri hobbies. Mi piace uscire, andare al mare e fare shopping».
Se potessi tornare indietro nel tempo, in che epoca vorresti vivere?
«Gli anni ’80. A scuola abbiamo cercato di ricreare l’atmosfera di quegli anni per fare delle foto, sono rimasta affascinata da quel periodo. Soprattutto dallo stile».
La più forte ciclista di tutti tempi.
«Marianne Vos. Penso sia un riferimento per tutto il movimento femminile».
Una collega a cui ti ispiri.
«Vittoria Guazzini, abbiamo corso assieme. Siamo molto amiche.».
La gara dei sogni.
«Gand-Wevelgem».
Obiettivi per il futuro negli studi?
«Mi sono iscritta all’università, il 3 settembre sosterrò il test d’ingresso alla facoltà di Medicina».
E nel ciclismo, sai già quando tornerai a gareggiare?
«Se il calendario non subirà modifiche dovrei correre a Seren del Grappa il 16 agosto, non vedo l’ora».
Sogni nel cassetto.
«Ciclisticamente parlando mi piacerebbe, nei prossimi anni, partecipare almeno una volta al Giro Rosa. Ma ho anche un altro sogno».
Quale?
«Finiti gli studi e la carriera ciclistica vorrei volare in America e fare il medico legale».
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