PROMUOVERE ISRAELE COL CICLISMO: SOGNI E STRATEGIE DI SYLVAN ADAMS

NEWS | 28/06/2020 | 08:15
di Nicolò Vallone

Le voci di ciclomercato che si inseguono in questi giorni, da Chris Froome a scendere, ci restituiscono una chiara immagine: mentre buona parte delle squadre World Tour stanno facendo i conti con la crisi da lockdown pandemico, la Israel Start-Up Nation naviga a gonfie vele.
Cosa – o meglio chi – si cela dietro questo ottimo stato di salute è abbastanza noto: il 61enne imprenditore ebreo canadese Sylvan Adams, che da qualche anno si è votato alla promozione di Israele.


Come ho avuto modo di accennare su JoiMag, rivista online italiana sul mondo ebraico, Adams ha colto le potenzialità del “soft power” (diffondere il proprio Paese nel percepito comune attraverso i fenomeni culturali e popolari, come arte, intrattenimento e sport) e ha messo sul piatto le sue enormi risorse finanziarie per lo sport israeliano. E quale disciplina più del ciclismo può essere funzionale per promuovere un territorio?


Nel 2015 ha esordito nel professionismo la Israel Cycling Academy che, innervata dagli investimenti di Adams, è arrivata a ottenere per il 2020 l'iscrizione al World Tour, cambiando nome nell'attuale Israel Start-Up Nation: sempre più esplicito il nesso tra espansione del movimento ciclistico e consolidamento dell'immagine del Paese (per la cronaca, Israele è lo Stato col maggior numero di startup pro capite al mondo).

Un nesso che si esprime attraverso vari aspetti: la costante presenza di corridori israeliani nel roster, anche nella massima categoria (attualmente sono quattro: Niv, Sagiv, Einhorn e Goldstein) e la partnership del team col Centro Peres per la Pace.

Nel frattempo, il miliardario canadese ha permesso la partenza del Giro d'Italia 2018 da Israele e si è fatto promotore della costruzione, a Tel Aviv, di una mastodontica rete di piste ciclabili e di un avveniristico velodromo. Le ciclabili per rendere la città una sorta di Amsterdam del Medio Oriente, il velodromo per proseguire lo sviluppo del movimento anche a livello strutturale. Il tutto strizzando l'occhio alle realtà del mondo arabo con cui i rapporti – si sa – non sono particolarmente amichevoli: in più di un'occasione, Adams ha individuato nel ciclismo un ponte con le realtà del Golfo.

Non solo ciclismo. Nel 2019 Adams ha finanziato un tentativo israeliano di allunaggio e ha portato Madonna all'Eurovision Song Contest svoltosi a Tel Aviv. Quest'anno ha finanziato il Grand Prix di judo di Tel Aviv (il judo è in grande ascesa in Israele) e, nell'ambito di una partnership tra la Israel Start-Up Nation e la scuderia automobilistica Williams, ha propiziato l'approdo in Formula Uno di Roy Nissany, divenuto così – seppur come collaudatore – il primo pilota israeliano di sempre in F1.

Del resto, anche la Israel Cycling Academy è stata la prima struttura ciclistica professionistica di Israele. Quale sarà la prossima “prima volta”? Saranno i sogni – e i soldi – di Sylvan Adams a dircelo.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La SC Cesano Maderno ha da quasi trent'anni lo stesso presidente, Giuseppe Fontana (papà del medagliato olimpico della mountain bike Marco Aurelio) e una struttura societaria altrettanto collaudata, che tra i massimi dirigenti nonché direttore di corsa della Cesano-Ghisallo vede...


E sono trenta. Trenta edizioni dell’Oscar tuttoBICI, trenta serate organizzate, trenta liste di campioni da invitare, applaudire, coccolare e premiare. Campioni, una parola che non è scelta a caso: tutti coloro che hanno vinto l’Oscar sono dei campioni, indipendentemente dal...


Quel numero che aveva attaccato per l'ultima volta sulla maglia il primo giorno di settembre nella Elfdorpen, resterà l'ultimo della sua brevissima carriera: lunedì è morto improvvisamente, proprio nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, il dilettante belga Tuur Hancke. A...


Era solo venerdì quando Maxim Van Gils dichiarava che le trattative con la Lotto-Dstny stavano procedendo in modo positivo. Il ciclista belga, aveva rilasciato alcune dichiarazioni durante il torneo di padel organizzato dalla A&J All Sports, la società dei fratelli...


Moto e bici in Italia. Due anime di un settore fatto di eccellenze, passione, innovazione e trionfi sportivi: quella a motore, con un mercato trainante (+42% dal 2020 al 2023), che non smette di crescere; e quella delle due ruote...


La Parigi-Dakar in bici elettrica. Sei tappe in otto giorni, dagli 80 ai 120 km al giorno, dal 30 novembre al 7 dicembre. E’ il Tembaine Desert Rally. Una prova estrema ma sicura. Della Parigi-Dakar ha l’ispirazione, e c’è il...


Il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti della stagione crossistica 2024-25 sta per andare in scena. Normalmente la corsa della Fas Airport Services – Guerciotti – Premac fa parte del calendario internazionale. Tra le gare internazionali nel territorio italiano con...


Il Museo del Ghisallo cresce nell’indice di gradimento di anno in anno. Dal 2022 i numeri salgono,   anche il 2023 è stato un anno in positivo, sono sempre di più i visitatori che hanno staccato un biglietto al Museo...


Anche quest’anno, il binomio tra il ciclocross e il borgo di Barbara ha funzionato a meraviglia con lo svolgimento del Memorial Americo Severini, abbinato all’Adriatico Cross Tour e valevole per l’assegnazione dei titoli regionali FCI Marche e provinciali FCI Ancona.Con...


Si è svolta nei giorni scorsi in Viale Porta Adige, a Rovigo, l’Assemblea Elettiva del nuovo Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana di Rovigo. Per l'occasione è stato riconfermato all'unanimità e per il secondo mandato il presidente uscente, Mirvano Mazzetto....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024