Spianare montagne, superare vallate, abbattare (metaforicamente parlando) avversari e ostacoli per centrare l'obiettivo finale: conquistare l'ennesimo Tour de France. E farlo magari con un nome nuovo e, soprattutto, lanciando un prodotto innovativo, frutto di un progetto che è anche una sfida. C'è grande fermento, in questi giorni, in casa del colosso Ineos e anche il team capitanato da Dave Brailsford è coinvolto, visto che potrebbe cambiare maglia e nome al Tour de France.
Non più Ineos (nome della casa madre, la terza azienda chimica per dimensioni al mondo e la più grande azienda privata della Gran Bretagna) ma Grenadier. Di cosa si tratta? Grenadier sarà un 4x4, una sorta di jeep più funzionale che bella, pensata per il lavoro e come un vero fuoristrada: robusto, capace, resistente, recita il claim del sito. E in fase di costruzione proprio ora. È un progetto voluto dal grande capo Jim Ratcliffe: è stato lui ad individuare la mancanza di una proposta come Grenadier sul mercato dell'auto e ad avviare un progetto che è cresciuto strada facendo e che coinvolgerebbe anche marchi del calibro di Land Rover e Belstaff.
Nella sede del colosso britannico hanno identificato il Tour come palcoscenico ideale per anticipare il lancio della vettura sul mercato, previsto per il 2021: l'idea è quella di far scendere in corsa Bernal, Froome, Thomas e compagni con una nuova maglia, nuovi colori anche per le biciclette e le ammiraglie e nuovo nome. Grenadier, il 4x4 pronto a... spianare gli avversari.
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