Il rinvio dei giochi olimpici in Giappone, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti era nell’aria, e non ha sorpreso più di tanto Vittoria Guazzini, la straordinaria diciannovenne di Poggio a Caiano, pluricampionessa mondiale, europea e italiana del ciclismo, che faceva parte del gruppo delle atlete azzurre per Tokyo 2020 e che indossa la maglia delle Fiamme Oro - Valcar Travel & Service.
Come hai accolto, Vittoria, questa decisione?
“Il rinvio dei Giochi Olimpici era ormai atteso, il rischio sarebbe stato alto, in questo momento le vite umane sono più importanti. Lo sport è una parte bella della nostra vita, dobbiamo superare questo momento, tenersi in allenamento nei limiti del possibile, poi quando tutto sarà finito torneremo a pensare al Giappone e alle Olimpiadi. In questo momento non era possibile fare diversamente”.
Avresti preferito gareggiare quest’anno, il pensiero era ormai fisso a questo appuntamento.
“Se penso ai sacrifici fatti assieme alle altre azzurre per preparare al meglio il viaggio in Giappone dico di sì. Ma visto tutto quello che sta succedendo nel mondo e che tanti atleti non hanno la possibilità di allenarsi e quindi presentarsi a Tokyo non al meglio, la decisione del rinvio mi trova d’accordo”.
Occorrerà a questo punto riprogrammare un po’ tutto.
“Questo è vero, l’attività andrà rivista ma ci penseranno i tecnici ed i dirigenti a riorganizzare i calendari. Speriamo che non ci siano complicazioni”.
Importante poter ripartire con l’attività 2020.
“Purtroppo in questo momento non sappiamo come e quando potremo farlo. Per tornare a una certa normalità ci vorrà del tempo. Non dico che questa sia una stagione persa, ma sicuramente pregiudicata, ma ripeto lasciamo trascorrere anche il mese di aprile, e poi vedremo assieme ai dirigenti della mia squadra ed allo staff azzurro”.
Dal punto di vista allenamenti come passi le giornate? Come ti mantieni in buona condizione?
“Cerco nei limiti del possibile di mantenere una certa condizione atletica, con attrezzi da palestra, rulli ed altri accorgimenti. Mi mancano gli allenamenti su strada, il contatto con gli amici e le amiche, è davvero un brutto momento sotto questo aspetto, speriamo che finisca tutto il primo possibile.”
Cambiano i tuoi programmi dopo questo stop forzato.
“Vedremo al momento della ripartenza, naturalmente pista e strada restano i miei obbiettivi principali.”
Anche Nibali e Viviani, due che a Tokyo ci sarebbero stati, hanno parlato di scelta giusta del CIO.
“Hanno ragione e la condivido, anche se le Olimpiadi potevano essere l’obiettivo forse più importante della stagione. Lo slittamento di un anno non cambia le mie aspirazioni, cercherò di fare tutto quello che sarà utile per arrivare prontissima all’appuntamento del 2021. Il Comitato Olimpico ha fatto la scelta giusta, ora lo sforzo di tutti deve concentrarsi per combattere l'emergenza. Lo sport può aspettare e nel 2021 saremo pronti per celebrare, tutti insieme, la sua rinascita".
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