Il rapporto tra arte e bicicletta ha origini antiche, sicuramente ottocentesche. La bicicletta è un veicolo che non consuma energia ma ne produce, sinonimo di leggerezza e libertà. Piaceva molto ai Futuristi, ha accompagnato le avventure delle neo-avanguardie, dai Situazionisti ai Provos, è diventato oggetto di stile a partire dagli anni Ottanta, indossando livree e colori ultra pop fino ad assumere lo spirito ribelle del nuovo antagonismo ambientalista. La bici come estensione del proprio corpo.
Per concludere dunque un’avventura così ricca, senza sfigurare di fronte ai pezzi delle prime due mostre del ciclo Columbus Continuum, è stato scelto, da Antonio insieme allo staff della Galleria "Antonio Colombo Arte Contemporanea" e a Luca Beatrice, di lavorare su tre strade. La prima, invitando artisti di oggi a realizzare una o più opere non esattamente tematiche, più che altro ispirate a telai, materiali tubolari e tecnologici, alla velocità e alla competizione. La seconda, chiedendo ad Antonio Colombo di mostrare alcune opere della sua collezione privata, tra le più inerenti al connubio arte-ciclismo. La terza, consultando l’archivio Columbus-Cinelli, alla ricerca di curiosità, di documenti, di bici d’artista, di oggetti sorprendenti.
Materiali affascinanti e unici, verranno sistemati all’interno dell’allestimento ideato da Franco Raggi e riprenderanno le prime due mostre.
Traguardo volante. Columbus e Cinelli tra arte e bicicletta
A cura di Luca Beatrice. 06.05.20 – 03.07.20
Antonio Colombo Arte Contemporanea
Via Solferino 44, Milano
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