Per il secondo anno consecutivo, la Malesia può festeggiare la vittoria di tappa di un corridore locale nel Tour de Langkawi. Il corridore in questione è sempre lo stesso: Harrif Saleh, 31 anni, un’intera vita passata nella stessa squadra, la Terengganu. Nel 2019 vinse la 2^ frazione, oggi si è aggiudicato la 5^, in una volata di gruppo in cui è riuscito a mettere la sua ruota per centimetri, forse millimetri, davanti a quella del “gigante” Max Walscheid della NTT. Quei milli-centimetri che valgono la gioia di un uomo, prima che di un atleta, legatissimo alla sua terra e al ciclismo. Tanto da aver superato, pur di essere pronto per l’appuntamento di casa, un problema agli occhi che lo affligge da 3 mesi.
Queste le sue emozioni emerse nella conferenza stampa post-gara: «Sono davvero felice per me, per i miei compagni e per tutti quelli che mi hanno aiutato nel ciclismo. Walscheid? È molto forte, sapevo non sarebbe stato facile, ma io sono un bravo velocista e so che in ogni gara adatta a me posso contare sull’ottimo lavoro di squadra dei miei compagni. Sì, ho avuto un infortunio al nervo ottico, ma con la forza di volontà sono andato avanti lo stesso, anche con la vista un po’ annebbiata. Tuttora non ci vedo benissimo dall’occhio destro, ma cerco di non pensarci e restare concentrato sulla gara».
E alla nostra domanda se abbia mai pensato o sognato, dopo un’intera carriera votata alla Malesia e alla Terengganu, di provare il salto in categorie superiori, ci ha risposto così: «Sono nato nella Terengganu, amo la Terengganu. Se crescerò di livello, sarà insieme al team».
Non essendo un corridore da gare a tappe, dopo la super-scalata di ieri a Genting Highlands Saleh staziona nelle ultime 30 posizioni della classifica generale, a oltre mezz’ora di ritardo dal leader della generale Danilo Celano. Ma è per giornate come oggi che ci si prepara per mesi, per anni, per una vita intera. Tahniah, Harrif.
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