Matteo Lapo Bozicevich nel cognome rivela le origini croate da parte del nonno paterno Vittorio, che in gioventù è stato un appassionato cicloamatore. Matteo Lapo è toscano a tutti gli effetti, di Massa, ove è nato il 12 maggio 2003 e ciclisticamente è cresciuto nella fila del Team Stradella.
Fisico e peso (55 chili) da scalatore, abbina qualità e forza quando è in corsa come dimostrano le vittorie nel Campionato Toscana di Casole d'Elsa, nel Senese, e a Marinella di Sarzana nei pressi di La Spezia. Per capire bene chi è Bozicevich basta scorrere l'ordine d'arrivo del campionato italiano in linea di Chianciano Terme (terzo), della Pisa-Volterra (terzo), della Coppa Cei (quinto) per finire con i secondi posti di Donoratico, Vecchiano e Bonascola. Sono dunque le salite il marchio di fabbrica di Lapo, che adora Pantani e si difende con onore anche pista dove vanta il titolo regionale dell'Omnium Sprint Allievi.
Una passione di famiglia la bicicletta in casa Bozicevich, dal nonno allo zio, fino al padre di Lapo, Sandro un ex dilettante che oggi giorno fa la Guardia Giurata, mentre mamma Michela lavora in un negozio di fiori e piante. Poi, c'è la sorella maggiore, Anna. Il giovane Lapo studia meccanica all'Istituto d'istruzione Superiore "E. Barsanti" di Massa, e per il salto di categoria tra gli Juniores ha scelto l'Unione Ciclistica Casano diretta dagli ex Giuseppe Di Fresco, Daniele Della Tommasina e Cristian Benenati.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Che sia in crescita è un dato di fatto. Non tanto invece per quanto riguarda le strutture come ad esempio le piste coperte, c'è ne vorrebbero di più anche per la sicurezza dei corridori».
A quale età hai cominciato a correre?
«Ho incominciato con la categoria G2 per il Team Stradella. La mia prima bici non aveva scritte sul telaio ed era rossa».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, per come sapeva affrontare le gare, e per come le vinceva».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No, però sono appassionato delle gare di Formula 1 e Moto GP».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò testardo».
Altruista o egoista?
«Altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Soprattutto giornali sportivi, principalmente pagine di ciclismo».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere».
Sei social?
«Si molto».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Metterei meno pressione nelle categorie minori, e meno incentivi».
Piatto preferito?
«Lasagne».
Hobby?
«La pesca e vivere a contatto con la natura».
La gara che vorresti vincere?
«Giro d'Italia».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, i film biografici e sui motori».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Sono stati robotizzati dagli smartphone».
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