La Russia è fuori dai Giochi, almeno per ora. Questa mattina infatti, il Comitato Esecutivo della Wada ha ufficializzato la notizia che era nell'aria da giorni: con decisione unanime, è stata infatti sancita l'esclusione della Russia dai Giochi Olimpici e dai Mondiali. L'accusa è gravissima: recidiva per quanto riguarda imbrogli e falsificazione dei risultati dei controlli antidoping. La Wada (Agenzia Mondiale di Lotta al Doping) ha scoperto, tra l'altro, che dal database del laboratorio di Mosca sono stati eliminati elementi chiave per collegare le manipolazioni tra loro e che lo stesso database del 2019 è sostanzialmente uguale a quello fornito nel 2015, con diversi file che potrebbero contenere analisi sospette cancellati o alterati.
Gli atleti russi che possono dimostrare di non essere stati coinvolti nello scandalo doping che ha portato alla squalifica potranno gareggiare, ma sotto bandiera neutrale, senza i colori della propria nazione.
Ovviamente la Russia farà ricorso al TAS che avrà l'ultima parola: 21 giorni a disposizione per presentare istanza e documentazione anche se, commentando la decisione, il presidente della Rusada Yuri Ganous è stato esplicito: «Non c'è alcuna possibilità di ribaltare la decisione davanti ad un Tribunale». In attesa di quella che sarà poi la decisione finale, quindi, la Russia è esclusa dai Giochi di Tokyo 2020 e Pechino 2022 e da tutti i mondiali che si disputeranno dal 2020 al 2023.