Paola PAGGI. 7. Pallavolista di chiara fama, 42 anni, di Ivrea, canta con passione «Quello che le donne non dicono» e lo dice benissimo.
Kristian GHEDINA. 6. Cinquant’anni suonati, Cortinese doc, una vita fin qui vissuta pericolosamente. Anche sul palco dell’Ariston si butta come solo lui sa fare. Della sua "Vita Spericolata” non becca una nota, non si ricorda una parola, stonato come un campanaccio, ma il suo coraggio è da applausi a scena aperta.
Claudio PASQUALIN. 8. Avvocato, procuratore di campioni, ex giocatore, ciclista: è tutto e di più. È anche un “crooner” di livello mondiale, che si esibisce con eleganza e assoluta padronanza del palco. Canta Tony Renis e sembra Frank Sinatra. Voto per l’eleganza: 10.
Fabio TRIBOLI - Paolo FERRALI. 8. Loro sono bravissimi a dare sempre e comunque di più e anche ieri sera non si smentiscono. Immensi.
Sara SIMEONI. 7. Sempre più in alto, leggera e felice come sempre. Per lei che ha fatto tutto con assoluta semplicità e modestia, si presenta come una bimba divertita al parco giochi dell’Ariston. Non può che cantare "Che sarà?". Dopo quello che ha saputo fare in carriera, cantare all’Ariston che sarà mai per Sarà?
Gilberto SIMONI. 7. Canta "Destinazione Paradiso" con evidente emozione, ma con la solita grinta. Una grinta alla Grignani.
Evaristo BECCALOSSI. 7. Imprevedibile e imprendibile, fantasioso e geniale: chi lo ferma? Nemmeno l’orchestra Bagutti, che si aspetta "4 marzo 1943" di Dalla e all’ultimo momento scopre che il fantastista interista ha deciso di cantare "Io vagabondo" dei Nomadi. E piovono applausi.
Fabrizio “Ciccio” DELLA FIORI. 10. "Una lacrima sul viso" scende anche a Charly Recalcati, che non crede ai propri occhi e alle proprie orecchie. Racconta che “Ciccio” ha anche preso lezioni ed è migliorato tantissimo. La sua prestazione è da standing ovation. È un omone di oltre due metri, ma ieri sera è davvero un gigante.
Isolde KOSTNER. 8. Ironica, gioiosa, solare, perfetta per la serata. Si mette in gioco e gioca con "Montagne verdi". Generosa.
Stefano TACCONI. 9. Rende omaggio a Fausto Leali e a Franco Fasano che l’ha scritta, ma il figurone lo fa lui, con quella voce che raschia le note ma le esalta.
Claudio CHIAPPUCCI. 6. Sceglie "Se stiamo insieme" di Riccardo Cocciante, ma per la vita sceglie di stare con Clementine.
Enzo MADONIA. 6. Velocissimo verso la "Terra Promessa". Fa la sua più che onorevole figura.
Giorgio NALESSO e la SUA BAND. 6. Sono professionisti: si vede e si sente. Ma qui lo spirito è un altro.
Gianni SOMMARIVA. 8. È un velista, non il noto organizzatore della Settimana Bergamasca by Lombarda. Canta "Mi va di cantare" di Louis Armstrong. La voce è quasi perfetta, da «Tale e quale show".
Bruno ZANONI. 10. Ci mette in cuore e si sente. Il suo ricordo a Felice Gimondi è da pelle d’oca.
Riccardo MAGRINI. 10. Sta provando a perdere peso, ma è sempre grosso, pardon, grande. Coordina, accoglie, consiglia e poi canta facendo cantare una platea in estasi.
Orchestra BAGUTTI. 10. Papà Franco è incontenibile, il figlio Gianmarco trascinate. Professionisti a tutto tondo che, tra tanti dilettanti della canzone, si divertono più di loro.
Luca GREGORIO e Eleonora CAPELLI. 9. Eleonora sfoggia vestiti da capogiro: perché Sanremo è Sanremo. Luca si prende anche la briga di cantare alla grandissima "Certe notti" di Ligabue. Avrebbe meritato la vittoria, ma per questa edizione si limita a decretare il vincitore.
Antonio MONTI. 10 con lode. È il signore della finanza e delle finanze, quello che mette i danè, i soldi, le palanche e anche molti. Lo fa per passione, per fare bene a se stesso e agli altri. È contagioso, perché riesce a far fare la stessa cosa a quelli che lui incontra sulla propria strada. Ieri sera la vera vittoria è sua: strappa agli sponsor la promessa per il prossimo anno e anche il comune di Sanremo promette per voce del suo sindaco – Alberto Biancheri – di dare qualcosa di più del semplice patrocinio. Musica per le nostre orecchie.
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