Nasce oggi una nuova rubrica di tuttobiciweb: Linea Verde. Uno spazio che ci permetterà di presentarvi giovani atleti e giovane atlete, di scoprire i loro pensieri e - più in generale - di farci una fotografia del ciclismo che verrà nel nostro Paese. Ad inaugurare questo spazio. Tomas Trainini.
Si chiama Tomas Trainini, ha 18 anni e viene da Gussago, nel Bresciano, il paese di Guido Bontempi. Tredici vittorie quest'anno con il Team Lvf di Patrizio Lussana, tra le quali l'Internazionale di Vertova, il tricolore cronosquadre, una tappa al Giro del Friuli e una alla Corsa della Pace in maglia azzurra. Il prossimo anno debutterà tra gli Under 23 con il Team Colpack.
Studia meccanica a Brescia, si definisce un passista-veloce. Dopo 10 giorni di vacanza a Tenerife (Canarie) assieme a Piccolo, Garofoli, Umbri, Corini, Baroni, Salvetti, Quaranta, Gatti e Oppici - guarda caso una bella combriccola di corridori - accetta di rispondere a 15 domande che fondono ciclismo e attualità.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Si sta rialzando, dopo un periodo in cui era povero di atleti».
A che età hai cominciato a correre?
«A 6 anni, il mio primo tesserino con la Ronco di Gussago».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, perchè era capace di prestazioni uniche e spettacolari».+
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«Nessuno in particolare. Qualche partita di calcio ogni tanto, ma da spettatore distratto»
Il tuo peggior difetto?
«Credo di non averne».
Altruista o egoista?
«Altruista, quando posso cerco sempre di aiutare gli altri».
Cosa leggi preferibilmente?
«Libri di sport, mi è piaciuto molto quello di Peter Sagan».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Che sia atletica».
Sei social?
«Seguo molto facebook, instagram e twitter per tenermi aggiornato su tutto e tutti».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Vorrei che il ciclocross in Italia diventasse come quello che si pratica in Belgio e in Olanda».
Piatto preferito?
«Pizza».
Hobby?
«Amo i motori, dalle auto alle moto».
La gara che vorresti vincere?
«Milano-Sanremo o l'ultima tappa del Tour de France, quella che si conclude sui Campi Elisi di Parigi».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, adoro i film di fantascienza e le commedie divertenti».
I ragazzi di oggi e quelli di ieri: quali le differenze?
«Non si tratta di stabilire chi siamo i migliori. Oggi il modo in cui i ragazzi trascorrono il loro tempo libero è cambiato radicalmente rispetto al passato. Con l'era di internet e degli smartphone comunicano tra loro attraverso un messaggio anzichè andare in piazza e guardarsi negli occhi come facevano un tempo».
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