Vincere tra favorito è sempre meno scontato di quanto potrebbe sembrare ma il russo Artem Ovechkin (TSG) non si è scomposto e ha centrato il bottino pieno tappa e maglia nel cronoprologo di poco più di cinque chilometri che ha aperto il Tour of China II 2019. Il campione nazionale contro il tempo si è concesso alle nostre domande in una breve intervista poco prima della premiazione sul podio, ecco le sue impressioni a caldo.
È arrivata la vittoria con anche la maglia gialla
«Finalmente sono ritornato alla vittoria dopo un lungo digiuno, quest’anno ho avuto diversi problemi fisici, ma a luglio mi sono dedicato alla preparazione e sono andato in altura ad allenarmi e ho anche corso il Tour of Almaty. Sono venuto qui con la stessa, forte, motivazione perché entrambe le due parti del Tour of China avevano in programma una cronometro che è la mia specialità, essendo il campione nazionale contro il tempo. Certo, questa è stata molto breve, ma in generale preferisco il China II rispetto al China I, come l’anno scorso».
Dove ti sei allenato in altura?
«In Armenia. Mi piace molto, posso rimanere per lungo periodo oltre i 2000 metri di altitudine e trovare salite e pianure, ideale per prepararsi»
Come hai affrontato questa crono così corta? Full gas?
«Sì, molto corta, ma di quelle che piacciono a me perché in mezzo c’era una salita. In realtà sono partito più tranquillo, ma dopo un chilometro circa ho preso forte la salita, mi sono riposato un po’ in discesa e ho aperto tutto il gas fino alla fine».
Nel Tour of China II c’è anche una salita impegnativa, tu hai dimostrato di poterti comportare bene come al Langkawi che hai vinto trionfando nella tappa regina
«Sì, normalmente per me se arrivo nei primi cinque nella crono ho più motivazione per affrontare la salita. Ora che ho vinto il prologo sono ancora più concentrato per portare a casa la classifica generale, il mio obiettivo».
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