Da adesso non ci si ferma più fino ad ottobre. Con l’inizio del Santos Tour Down Under 2025 (21-26 gennaio) scatta ufficialmente la nuova stagione di grande ciclismo e, come sempre, sarà proprio la prima corsa a tappe WorldTour dell’anno ad aprire le ostilità. Al caldo dell’emisfero australe, con picchi intorno ai 32-34° in questo periodo, i corridori cominceranno a mettere chilometri sulle gambe in una stagione che si preannuncia lunga e logorante, anche perché siamo nell’ultimo anno del triennio UCI buono per il ranking, che deciderà promozione e retrocessioni.
Il Tour Down Under è nato nel 1999 e ha fatto l’ingresso nel WorldTour nel 2008. L’anno scorso si è imposto il britannico Stephen Williams, mentre gli italiani sono saliti sul podio solamente tre volte, con Fabio Sacchi (3° nel 2001) e Diego Ulissi (3° nel 2014 e 2° nel 2020). Per i più temerari l’edizione 2025 della corsa australiana sarà in diretta, in piena notte, sui canali di Discovery+.
IL PERCORSO
Down Under (letteralmente “giù di sotto”) è un termine colloquiale tipicamente britannico per indicare in maniera generica l’Australia. La corsa però si è sempre svolta nella ristretta zona di Adelaide, le cui strade ospiteranno anche la corsa di quest’anno. La prima frazione, Prospect-Gumeracha di 150,7 km, sorride ai corridori veloci, con un circuito finale di circa 43 km da affrontare due volte, così da prendere bene le misure al finale di tappa.
Una volata a ranghi quasi compatti è lecito attendersela anche il secondo giorno, nella Tanuda-Tanuda di 128,8 km. Il circuito presenta la salita di Menglers Hill (2,8 km al 6,6%), da superare l’ultima volta a 22 km dal traguardo. Le pendenze non spaventano, ma la vicinanza all’arrivo e la conseguente alta velocità costringeranno i velocisti a stringere i denti. Finale esplosivo invece nella terza tappa, la Norwood-Uraidla di 147,5 km: a poco più di 5 km dal traguardo ci sarà da affrontare lo strappo di Pound Reserve (2,7 km al 7,7%), trampolino di lancio ideale per chi vorrà provare a vincere la tappa.
Sono previsti tanti saliscendi il 4° giorno, nella Glenelg-Victor Harbor di 157,2 km. In particolare, attenzione allo strappo di Nettle Hill (1,8 km all’8,4%) da superare a 21 km dall’arrivo. Questo traguardo, in passato, ha sorriso sia ai velocisti che ai finisseur, quindi tutti dovranno tenere gli occhi aperti. Non può mancare, nella quinta tappa, l’ormai celebre scalata a Willunga Hill (3,3 km al 7,4%), la frazione regina lunga 145,7 km e che partirà da McLaren Vale. La salita conclusiva, che andrà affrontata una prima volta a 22 km dal traguardo, andrà fatta tutta in apnea, in un finale che si preannuncia come di consueto molto thrilling.
Contrariamente a quanto successo negli ultimi anni, la tappa finale sarà una passerella, quasi un vero e proprio criterium, sulle strade di Adelaide. Ci sarà infatti un circuito di 4,5 km da ripetere 20 volte, per un totale di 90 km velocissimi.
(Altimetrie in copertina)
I FAVORITI
Le condizioni fisiche dei corridori, a gennaio, sono una bella incognita. C’è chi ci mette poco a carburare e chi invece a queste corse non ci pensa, programmando il proprio picco di forma molto più avanti nella stagione. Di certo c’è che in Australia ci sarà il campione in carica Stephen Williams (Israel-Premier Tech), che sarà affiancato da due atleti di grande esperienza come George Bennett e Michael Woods. Il vincitore dell’ultima Freccia Vallone dovrà però vedersela coi padroni di casa, molti dei quali hanno trascorso l’inverno a queste latitudini e vogliono lasciare il segno davanti ai propri tifosi. Jay Vine (UAE Team Emirates-XRG) proverà a bissare il successo del 2023, mentre Luke Plapp (Jayco AlUla) ha già dimostrato di essere pimpante ai campionati nazionali, vincendo la crono e chiudendo 2° nella prova in linea. Tra gli Aussie occhio anche a Lucas Hamilton (Ineos Grenadiers), che vorrà ben figurare con la nuova maglia, Chris Harper (Jayco AlUla) e Damien Howson (Australia), mentre tra i cugini neozelandesi spicca il nome di Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe).
Attenzione poi a Oscar Onley (Team Picnic PostNL), vincitore a Willunga Hill lo scorso anno e poi 2° in generale, ma anche Paul Lapeira (Decathlon AG2R), Ion Izagirre (Cofidis), Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates-XRG), Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), Tom Gloag (Visma | Lease a Bike), Juanpe Lopez (Lidl-Trek) e Sergio Higuita (XDS Astana). Al via ci sarà anche Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che comincerà dall'Australia la sua ultima stagione da professionista.
Per l’Italia c’è curiosità attorno alle prestazioni di Andrea Bagioli (Lidl-Trek), Alberto Bettiol (XDS-Astana), vincitore di una tappa due anni fa, e il compagno Nicola Conci, Andrea Vendrame (Decathlon AG2R) e Francesco Busatto (Intermarché-Wanty).
Tra i corridori veloci Sam Welsford (Red Bull-Bora-hansgrohe), autore di un tris lo scorso anno, sfida Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL), Bryan Coquard (Cofidis), Corbin Strong (Israel-PremierTech), particolarmente adatto ai profili nervosi del Down Under, Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek) e Carlos Canal (Movistar).
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