SARONNI: «FABIO HA SBAGLIATO A CORRERE IL TOUR, MA ORA PENSIAMO AL 2020»

PROFESSIONISTI | 03/09/2019 | 15:47
di Alessandro Brambilla

Alla Vuelta a Espana nel clan Uae-Emirates gli stati d’animo sono contrastanti. Da un lato c’è euforia per la splendida vittoria ottenuta dall’emergente sloveno Tadej Pogacar, 20 anni, nella difficile tappa di domenica, dall’altra enorme delusione dovuta all’ennesima defaillance del sardo Fabio Aru che ha varcato l’arrivo a 32’25” dal vincitore. Un sontuoso contratto lega Fabio alla Uae-Emirates fino al dicembre 2020. “Sappiamo che i contratti sono fatti per essere rispettati – dichiara Beppe Saronni, business manager del team- però queste 2 stagioni di Fabio in maglia Emirates sono state negative. O per un motivo, o per l’altro non ha raccolto nulla”.


Fabio quest’anno ha interrotto l’attività il 12 marzo, ritirandosi alla Parigi-Nizza, poi si è sottoposto ad intervento chirurgico all’arteria iliaca. E’ tornato a gareggiare il 9 giugno al Gran Premio di Lugano. “Il programma gare che Fabio ha voluto per rilanciarsi post intervento – ammette Saronni – io l’avevo definito coraggioso, l’avrei impostato in modo diverso. Giudicavo la partecipazione al Tour de France troppo stressante per lui, a corto di attività agonistica quest’anno. Aru ha tuttavia insistito per correre in Francia e in effetti il 14. posto ottenuto in classifica a fine Tour faceva ben sperare. Da molti mesi la Vuelta a Espana è diventata il primo obiettivo della sua stagione, tuttavia è cominciata male e nella tappa della recente domenica, solo 94 chilometri con 5 scalate è sprofondato”.


Domenica sera molti temevano che Aru abbandonasse il Giro di Spagna, invece oggi prenderà regolarmente il via nella cronoindividuale. “Fabio va avanti, ritirarsi sarebbe un grosso errore”. La Vuelta 2019 è cominciata sotto una cattiva stella. “Forse la caduta al primo giorno ha inciso più del previsto – continua Saronni - comunque la sua Vuelta deve continuare. Non gli verrà chiesta la riscossa nella crono di Pau e nemmeno nel tappone di mercoledì. E’ meglio togliere pressioni a Fabio per almeno due o tre tappe; seppur faticando in corsa potrà ricaricarsi il morale. E magari farlo correre all’attacco in una o due delle ultime 5 o 6 tappe. Non è tra i primi in classifica e ciò può garantirgli libertà da marcature strette. E’ chiaro che ora con Aru si pensa al 2020, però non dovrà abbandonare la Vuelta, deve arrivare a Madrid”. E il ct dell’Italia Davide Cassani cosa pensa ?  “Sono convinto che senza la caduta al primo giorno la Vuelta di Fabio avrebbe preso una piega differente”.

l'articolo di Alessandro Brambilla è stato pubblicato oggi su Tuttosport

 

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COMMENTI
Fine
3 settembre 2019 17:41 alessandro
Aru...... Secondo me la sua carriera è terminata.

Fine
3 settembre 2019 18:21 Berna71
Come dico da anni....Finito ..in un contesto di lavoro normale con zero risultati licenziato e a casa a fare le gran fondo😂😂

Sontuoso
3 settembre 2019 21:22 SoCarlo
L’autore dell’articolo definisce sontuoso il contratto del corridore.
Io non ne ho mai sentito parlare: potrebbe aggiungere i termini se noti? O si tratta solo di illazioni per sentito dire?
Quando si prende un corridore se ne assume il rischio delle performance: Aru in bici ci va ed onora le corse a cui partecipa. Un professionista irreprensibile (soprattutto se confrontato con certi giocatori di palla) che non merita i commenti offensivi qui sopra riportati. Il suo lavoro è nel mondo dello sport, confrontarlo con un metalmeccanico non ha senso.

TIFOSI
3 settembre 2019 22:03 9colli
I TIFOSI di solito seguono il calcio, qua si prla di Ciclismo, quindi se volete fare i TIFOSI, avete sbagliato Sport, andate allo stadio e vi divertirete di Più.

L'ho detto e lo ripeto
3 settembre 2019 22:11 Randagio
Aru mi sta simpatico e quello che dico da sempre su di lui non è niente di personale ma bisogna guardare in faccia alla realtà è sempre stato sopravvalutato e per far spazio a lui altri corridori hanno perso occasioni importanti (vedi Landa al giro del 2015 e D.Rosa al Lombardia del 2016)
Bravo ragazzo ma gli manca sempre il fuoco del campione....purtroppo

nn condanniamolo
4 settembre 2019 00:18 katramino
io sono e saro' sempre un suo fan anche se in tempi nn sospetti avevo gia'manifestato le mie perplessita' sulla sua carriera e' un ottimo….gregario gli manca un..quid per essere un vero leader .ora nn condaniamolo ,pero' il prossimo anno sarebbe meglio che si metta al...servizio di un vero..capitano..darebbe allora il meglio di se ..cmq io diro' sempre..vaiARU

2020 l'ultima spiaggia?
4 settembre 2019 10:17 The rider
Personalmente concordo con Saronni, anche secondo me il 2020 per Aru è l'ultima spiaggia, se otterrà degli ottimi risultati potrà continuare facendo il capitano, altrimenti dovrà scegliere di fare da luogotenente di lusso ad un vero capitano. Non entro nel discorso del contratto perchè non è elegante.
Pontimau.

Rifine
4 settembre 2019 14:02 Berna71
Allora tutti o quasi concordi che il presunto fuoriclasse sia finito ma difenderlo sempre e comunque non va bene come il ct Cassani che dice "senza la caduta sarebbe andata diversamente" ma dai un po' di coerenza sono due tre anni che non va ....sopravvalutato e esaltato se poi sia vero a 3,5 milioni annui da parte Uae mi pare da pazzi difenderloe mi ripeto in contesto normale zero risultati a casa licenziato e basta buonismo come in tanti altri campi Basta Basta Basta

Indubbiamente un bravo ragazzo ma...
4 settembre 2019 19:11 FrancoPersico
...qualcosa non ha funzionato e non funziona ancora. Dire che deve andare a lavorare è un tantino esagerato. Lasciatelo tranquillo. Se poi qualcuno lo copre di denaro vi sembra un "ragazzo" stupido?

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