Dopo tanta sfortuna il team Ineos torna a sorridere e lo fa con Egan Bernal. Il colombiano infatti trionfa nella tappa più lunga del tour de Suisse in cima al San Gottardo rafforzando così la sua leadership nella generale. Un successo molto importante per lui, ma soprattutto per la squadra che ha lavorato duramente nelle ultime fasi di corsa.
«È una vittoria che per me significa molto, è la conferma che sto attraversando una buona forma e che ho svolto una buona preparazione - racconta Bernal piacevolmente soddisfatto -: la prima cosa che ho fatto una volta tagliato il traguardo è stato ringraziare la squadra, il successo non è solo mio, ma soprattutto del mio team. Per noi questo ultimo periodo non è stato molto fortunato, ma i miei compagni oggi hanno voluto credere in me e io non potevo deluderli».
Le ultime fasi di corsa hanno visto protagonista Enric Mas (Deceunick) che ha provato a sorprendere il gruppo con un attacco in solitaria, ma il team Ineos ha mantenuto un controllo totale della corsa.
«I miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro, davanti c’era Mas, ma io non mi sono preoccupato più di quel tanto, ho preferito stare in gruppo e aspettare il momento decisivo. Abbiamo tenuto un ritmo molto alto e siamo scattati a turno proprio per sfiancare gli avversari, quando ho visto che gli altri erano al gancio ho deciso di partire. Devo dire che le cose mi sono andate bene e nel finale me la sono pure goduta, non è da tutti arrivare in soli in cima al Gottardo con tutta questa neve, penso che mi ricorderò questa vittoria per tutta la vita».
Domani il Tour de Suisse riparte con la penultima frazione, una cronometro individuale di 19,2 km a Goms, Bernal affronterà la prova forte di 41” di vantaggio su Rohan Dennis, il campione del mondo della specialità che oggi ha fatto un ottima scalata arrivando a soli 23” dal vincitore. Il colombiano dovrà difendersi con i denti, è lui stesso ad ammettere di essere il favorito. «È inutile dirlo, domani sono il grande sfavorito. Sono consapevole che perderò moto da Roahn Dennis, è il campione del mondo in carica e la cronometro non è proprio la mia specialità, l’unica cosa che posso fare è affrontare la prova dando il massimo. Io sono a questo Tour de Suisse fondamentalmente per preparare il Tour de France, certo, se riuscissi a vincere la generale sarebbe perfetto, ma il mio obiettivo era vincere una tappa e finalmente posso dire di averlo raggiubnto raggiunto».
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