
«Nibali è uno dei campioni che possono fare molto bene, Dumoulin che l'ha già vinto due anni fa, ci sono degli outsider come Simon Yates. Il Giro, che è visto nel mondo da 800 milioni di persone, può essere un veicolo di promozione per l'Italia e credo che i nostri governanti dovrebbero capirlo di più, facendo in Francia, dove il Tour viene adottato dal Governo, che lo supporta in maniera importante anche dal punto di vista economico».
Così Urbano Cairo, presidente di Rcs - che organizza la corsa - alla vigilia della partenza del 102/o Giro d'Italia di ciclismo, da Bologna.
«Vorrei che l'Italia, dall'alto del 70 per cento delle bellezze artistiche mondiali, fosse il primo Paese più visitato del mondo per distacco e non il quinto della lista - aggiunge Cairo -. Che Giro mi aspetto? Molto impegnativo, tante salite, tre cronometro, me lo aspetto molto competitivo. E comunque è un Giro d'Italia molto bello, con sette arrivi in salite. Mauro Vegni ha avuto grandi idee per disegnare questo percorso».