
Sono tra le più ammirate, sono come delle opere d’arte e quando ne viene rubata una il colpo è difficile da accettare. Se poi quella che viene rubata in una domenica pomeriggio d’inverno è una bici di Fausto Coppi, allora il caso è davvero... “planetario”.
Il fattaccio è accaduto nel primo pomeriggio di ieri a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (Venezia) in occasione della mostra di foto e di 130 biciclette storiche dei campioni organizzata in vista dell'arrivo della diciottesima tappa del prossimo Giro d'Italia.
La bici Bianchi, di proprietà di Bruno Carraro, imprenditore del settore distribuzione bevande e promotore della corsa rosa in città, era stata posizionata all'ingresso del portone per indicare la scalinata che portava al primo piano dove era ospitata la mostra stessa. La bici era stata donata a Carraro alcuni anni fa dalla Collezione appartenuta al Museo Storico della Bicicletta "Toni Bevilacqua" di Sergio Sanvido a Cesiomaggiore (Belluno). Il mezzo era stato realizzato dalla Bianchi per Coppi nel 1948 ed era dotato del primo cambio a bacchetta in occasione della Parigi-Roubaix: fu usata l'anno successivo, quando Coppi si piazzò dodicesimo.
Un pezzo raro e di grande valore soprattutto dal punto di vista affettivo. Ad accorgersi del furto è stato lo stesso Carraro: lui e i suoi amici si sono subito messi all'opera per cercarla visionando tutti i locali di Villa Farsetti e pensando magari a qualche scherzo di pessimo gusto, ma così non è stato. "Quando siamo andati via alle 12.30 chiudendo gli accessi - hanno precisato con sicurezza gli organizzatori e i custodi della rassegna a Francesco Coppola de Il Gazzettino - la bicicletta era al suo posto e la stessa cosa è avvenuta al rientro alle 13.30».
Il furto potrebbe essere avvenuto intorno alle 14. All'imprenditore, che era accompagnato dal figlio Andrea e che ha chiesto di poter visionare le telecamere disposte all'interno della Villa, non è rimasto che sporgere denuncia contro ignoti ai Carabinieri di Mirano. «Spero solo che chi se ne sia impossessato possa restituircela - ha sottolineato con un nodo in gola Bruno Carraro - perché a quella bici sono legato in modo particolare sia perché è stata usata dal campionissimo Coppi e sia perché mi è stata donata da un grande amico come Sergio Sanvido nella primavera del 2017. Lo ricordo con grande affetto e il giorno in cui me la donò fu una grande festa. Farei di tutto per riaverla...»
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