Nel calendario agonistico, è l’unico giorno senza alcuna attività. Per Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica italiana, da 10 anni a questa parte il giorno di Natale è baciato da una felice consuetudine: «Quella di ritrovarci con un gruppo di amici, tra cui i ragazzi di Bicitaly, dell’Aniene, della Gran fondo e di qualche giornalista Rai, e di fare colazione insieme prima percorrere una quarantina di chilometri in bici. Una veloce sgambata per e augurarci buon Natale in un modo diverso».
Anche perché, al Natale in famiglia, non si può rinunciare. «E il mio sarà con le mie sorelle, i nipoti e le persone care», continua Di Rocco. Che all’appuntamento del 25 dicembre ci arriva in scia a quel piccolo gruppetto di burattini di Babbo Natale sui pedali che colorano la sua scrivania. Orsetti, pupazzi di neve e il più tradizionale Santa Claus disposti in doppia fila. Per ricordarsi di mantenere alta l’andatura anche nei giorni di festa, come è sempre stato.
«Da piccolo lavoravo in negozio. La Vigilia era il giorno delle ultime consegne, di biciclette e giochi. I giorni di festa erano scanditi da momenti come questi, o come la Befana dei Vigili urbani, con le piccole biciclette per i figli dei Vigili stessi. Nel pieno rispetto dello spirito natalizio, per cui è sempre più importante donare che ricevere».
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