I VOTI DI STAGI. WALLAYS NON DORME E VINCE, SAGAN SI SVEGLIA TARDI E IMPRESSIONA

VUELTA | 13/09/2018 | 18:03
di Pier Augusto Stagi

Jelle WALLAYS. 10. Un testa a testa sul filo dei sessanta all’ora, con una muta di scatenati alle spalle. Il belga si porta a casa il  settimo successo in carriera. Una vittoria quasi insperata, per questo di assoluto valore.


Sven Eryk BYSTROM. 9. Al pronti via allungano Jelle Wallays (Lotto Soudal), Jetse Bol (Burgos-BH) e il norvegese della UAE Emirates. Tappa tutta all’attacco, in una frazione tutta per i velocisti, ma loro fanno un piccolo capolavoro, e si inventano qualcosa di impensabile e maledettamente bello.


Jetse BOL. 5,5. Il portacolori della Burgos-BH non ne aveva più? Gamba vuota e fiato corto? Probabile. Lo spero, perché se decide di lasciar andare Bystrom e Wallays solo perché ritiene che il discorso è chiuso, beh, sbaglia a capire.

Peter SAGAN. 8. Perde, arriva solo terzo, ma quando innesta il turbo impressiona. Certo, oggi un po’ tutti i team dei velocisti hanno dormito (voto 5), ma questo Sagan fa paura.

Elia VIVIANI. 6. Paga come tutti i velocisti la dormita corale, e il veronese, oggi, poteva anche agire di rimessa. Lui il suo l’ha già fatto abbondantemente, forse in questa tappa erano altri che avevano il dovere di farsi vedere.

Danny VAN POPPEL. 5,5. Perde la penultima occasione di questa Vuelta. Perde.

Giacomo NIZZOLO. 5,5. Finale elettrico e convulso, perde le posizioni, e poi alza il piede dall’acceleratore.

Fabio ARU. 6,5. Livido nell’animo e sul corpo. Sa perfettamente che ieri ha sbroccato troppo, e oggi corre tutto il giorno con l’animo ferito e il corpo martoriato. Non è né semplice, né scontato. Lui ha chiesto scusa, adesso voltiamo pagina e torniamo a tifare per il Cavaliere.

 

Hermann PERNSTEINE. 8. L’ex biker del Bahrain Merida, professionista da quest’anno e fresco di rinnovo (due anni), è stato costretto oggi ad issare bandiera bianca per le conseguenze della caduta che l’ha visto protagonista ieri pomeriggio con Fabio Aru. Rovinato per le terre, non ha trascorso una buona notte e alla fine la sua avventura alla Vuelta si è dovuta chiudere con un ritiro, quando il ragazzo era 19° in classifica generale a 25’20” dalla maglia rossa Simon Yates. Oggi è andato a casa, ma di questo ragazzo ne sentiremo ancora parlare.

 

 

 

 

 

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