COLNAGO: «MI HA CHIESTO SCUSA E IO LO PERDONO, MA GLI HO DETTO: FABIO SEI UN PROFESSIONISTA»

VUELTA | 13/09/2018 | 09:40
di Pier Augusto Stagi

«Mi ha chiamato Fabio (Aru, ndr), poco fa. Era profondamente dispiaciuto per quello che è successo oggi. Non la finiva più di scusarsi, e di dire che in quel momento, dopo il grande spavento, gli sono saltati i nervi. Io gli ho detto di guardare avanti, di pensare solo a ritrovare serenità, e il colpo di pedale dei giorni migliori».


Ernesto Colnago ha voglia di parlare, dopo la grande delusione. A 86 anni non è facile digerire una giornata così, dove vede il proprio ragazzo volare per terra, finire violentemente contro un muro e poi assistere incredulo allo sfogo di un ragazzo che se la prende in favore di telecamere con la sua bicicletta.


«Hai sentito cosa ha detto, l’ha ripetuto più volte… quella c... di bici. La mia V2R è una gran bicicletta, e non posso nascondere a nessuno che ci sono rimasto non male, ma malissimo. Sapete quanti corridori in questi oltre sessant’anni di storia hanno corso con le mie biciclette. Conoscete la nostra storia. Capisco tutto e tutti, ma questo è un episodio molto brutto, che mi ha ferito. Accetto le scuse, ma chiedo a tutti rispetto. Fabio ha capito. Siamo stati al telefono un bel po’, non la finiva più di scusarsi, ero quasi imbarazzato. Capisco che sia davvero giù di morale, nulla gli gira per il verso giusto. È tutto l’anno che fa fatica, però gli ho ricordato che è un professionista e deve ricordarsi sempre che nel bene e nel male c’è chi ti guarda, dall’inizio alla fine. Oggi le tappe le vedi quasi tutte integralmente. Sei nell’occhio del ciclone sempre. Ho parlato anche con Giuseppe Archetti, il capo dei meccanici della UAE Emirates, meccanico di riferimento anche della nazionale italiana, mi ha detto: “Ernesto, la bicicletta non ha niente”».

A chiarire definitivamente l’accaduto è Matxin, il team manager della Uae, che ha consegnato a Claudio Ghisalberti sulla Gazzetta di oggi, la spiegazione della dinamica dell’incidente: «Gli si era incastrata la catena sull’11 e con la mano l’ha tirata per sbloccarla e metterla sul 12. Nel guardare sotto, a 70 all’ora è caduto».

 

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COMMENTI
Dai Fabio
13 settembre 2018 11:25 geo
Forse più un problema di cambio che di bici. Cadere a quelle velocità è scioccante, non è facile rimanere freddi e controllati, a qualcuno o qualcosa viene voglia di dare la colpa. La bici è super, Colnago ha ragione, ma Aru è stressato e si capisce. Forse la preparazione sbagliata, forse un ambiente non giusto per lui. L'anno prossimo si rifarà.

L'anno prossimo....
13 settembre 2018 12:41 Randagio
Certo l'anno prossimo....come l'anno scorso e quello prima ancora,prima era colpa della squadra ora della bici...l'anno prossimo?
Umiltà e classe gli mancano,non tutto il resto

scuse
13 settembre 2018 13:34 plus
chissà se ha chiamato anche Valentino Campagnolo

Colnago
13 settembre 2018 16:22 FrancoPersico
Ernesto Colnago è il signore. Sinceramente mi spaventa la reazione vista ieri di un ragazzo come Fabio. Ma quanta tensione ha nelle corde? Correre così tesi non solo non è producente ma credo sia dannoso. Meglio fermarsi, trovare serenità e provare ad essere un professionista. Delle qualità ci sono ma se non emergessero a tutta una vita da spendere per una famiglia ed un lavoro. Ma prima di mollare ce ne passa. Io credo che serva serenità ed una preparazione probabilmente diversa. Questo brutto fatto ormai è stato fatto, credo anch'io che Ernesto ci sia rimasto male ma ha lo spessore ed il cuore che pochi hanno. Colnago è un marchio che si vende anche senza pubblicità. Domandatevi perchè.

Bhe allora ditelo
14 settembre 2018 08:38 9colli
Voi quello che si può o non si può scrivere....e sopratutto chi Non si può nominare.

CI VUOLE RISPETTO!!!
14 settembre 2018 09:22 The rider
Rispetto per chi ti paga lo stipendio (o parte), ma SOPRATTUTTO per chi fa sacrifici ENORMI per permettersi di acquistare una bicicletta del genere.
E' proprio vero che non ci sono più i corridori di una volta!!!
Pontimau.

PS: Fossi in Colnago lo avrei lasciato a casa, in modo che serva ad esempio per i colleghi di questo mezzocorridore.

Aru
14 settembre 2018 10:44 fulvio54
Mi allineo su quanto detto da " The Rider".

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