INIZIATIVE | 23/05/2018 | 07:15
La figura di Luigi Arienti, medaglia d’oro del quartetto dell’inseguimento alle Olimpiadi di Roma nel 1960 con i compagni Marino Vigna, Mario Vallotto e Franco Testa, poi valido professionista, sia su strada, sia su pista, è stata ricordata nella sua Desio nella giornata di domenica 20 maggio.
Il popolare “Luis” non ha potuto essere presente in quanto, come già raccontato su questo sito, perché la sua mobilità è condizionata da problemi di deambulazione, ma l’ha seguita dalla residenza sanitaria, sempre nella sua Desio, che da qualche tempo lo ospita e dove in questo periodo, ogni pomeriggio, segue il Giro d’Italia in tv.
Nell’ambito della manifestazione “Passeggiando tra corti e cascine” con base nell’oratorio del quartiere di San Carlo, al confine con Seregno, dove Luigi Arienti ha sempre vissuto, correndo da esordiente con la gloriosa Salus, poi con il Pedale Cambiaghese e con la Faema Preneste di Roma, categoria dilettanti, nel periodo militare, l’omonimo architetto Sergio Arienti, ha proposto in uno spazio espositivo molti cimeli e ricordi legati alla figura del corridore. E’ sempre stimato e con sempre presente ricordo anche per la sua umanità e amicizia che esprimeva, in vari modi, nella sua San Carlo, accompagnando la crescita di generazioni di giovani per il suo lavoro nella scuola elementare locale e per la sua convivialità, sovente espressa con l’amico, il compianto “maestro” Giacomo Fornoni, in molteplici occasioni, nella vicina cooperativa con annessa salumeria e trattoria.
g.f.
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