DILETTANTI | 15/05/2018 | 17:37
Quattro
ore sotto la pioggia ed un meraviglioso vincitore per distacco, per la 68^
Coppa Cicogna, un appuntamento ancora una volta di straordinaria qualità.
Autore di un’esaltante fuga finale di 22 Km, il ventenne varesino Alessandro Covi del
Team Colpack, reduce dalle due vittorie di tappa nella corsa spagnola della
scorsa settimana, oltre al secondo posto nella classifica finale, ha iscritto
così per la seconda volta in maniera consecutiva il suo nome nell’albo d’oro
della corsa valdarnese così come era riuscito nella storia di questa classica
nata nel 1920, a
Michele Bedin (1994 e ’95) ed a Oleksandr Surutkovych nel 2007 e nel 2008. Ed
in fatto di vincitori del passato ricordiamo anche Alfredo Martini, Bini,
Poggiali, Parsani, Casartelli, Battaglin. Un Covi spettacoloso che sui tornanti
di Monte Faeto (la novità del percorso di quest’anno voluta dal c.t. Marino
Amadori presente alla gara e dal direttore organizzativo Marco Borgogni) ha
lasciato un gruppetto di 9 fuggitivi iniziando un volo spettacolare che lo ha
portato da solo sul quel traguardo dove aveva trionfato anche l’anno prima. Il
tutto sotto la pioggia sferzante, a tratti battente, che ha decimato le forze
in campo tanto che dei 124 partenti solo 31 hanno concluso la gara organizzata
dalla Fracor e dall’A.S. Cicogna con Borgogni e Carsughi in primis. Dietro allo
scatenato Covi guidato qui da Antonio Bevilacqua, hanno insistito nell’inseguimento
i tre atleti della General Store Bottoli (Iversen, Borgo, Smarzano), il tandem
della Petroli Firenze Hopplà Maserati (Scaroni-Fortunato) gli encomiabili
Corradini e Rinaldi, ma il fuggitivo non ha perso un solo secondo ed al
traguardo sono stati 42 i secondi di vantaggio. Per il varesino quarta vittoria
stagionale in una corsa bella, combattuta, che ha visto sino dai primi
chilometri alcuni dei favoriti darsi battaglia (Iversen e Scaroni in primis).
Una lotta senza esclusione di colpi mentre fioccavano i ritiri. Nel corso
dell’ultimo degli otto giri di 16
Km con il “muro” di Valcello erano Landi, Smarzaro,
Ferri (primo domenica nell’internazionale di Marina di Carrara), Corradini e
Campesan (che poi mollava) a dar vita alla fuga che vedeva il rientro di otto
inseguitori proprio ai piedi della salita di Faeto. Qui provava il brillante
Corradini, quindi Romano altro atleta apparso in ottima condizione, infine
entrava in azione un super Covi che dava spettacolo e con un ritmo
impressionante aggrediva gli ultimi tornanti della collina. Nella discesa insidiosa
e tecnica, grande lucidità espressa dal battistrada che non accusava mai un
sintomo di fatica andando a cogliere una vittoria pesante che arricchisce un
albo d’oro di assoluto valore. Corradini e Romano erano con lui sul podio
(giusto così) ma tutti coloro che hanno concluso la gara meritano un vivo
elogio.
ORDINE
DI ARRIVO: 1)Alessandro Covi (Team Colpack) Km 160, in 4h05’, media Km
39,183; 2)Michele Corradini (Mastromarco Sensi Nibali) a 42”; 3)Francesco Romano (Team
Colpack); 4)Christian Scaroni (Petroli Firenze Hopplà Maserati); 5)Nicholas
Rinaldi (Team Cervelo); 6)Byriel Rasmus Iversen (General Store Bottoli) a 48”; 7)Lorenzo Fortunato (Petroli
Firenze Hopplà) a 51”;
8)Marco Borgo (General Store Bottoli) a 53”; 9)Daniel Smarzano (idem) a 1’; 10)Samuele Zoccarato (idem)
a 2’17”.
Antonio Mannori
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