Una cronometro di 11,9 km, su un tracciato piatto in San Juan, formato da
due lunghi rettilinei, da disputarsi per regolamento su bici da strada
(vietati i telai speciali): è stata questa la prima prova contro il tempo da professionista per Filippo Ganna.
Nella prova contro il tempo, puoi aver vinto titoli nazionali in serie nelle categorie giovanili, come effettivamente il talento piemontese ha fatto nel 2014 tra gli juniores e nel 2016 tra gli Under 23, e aver conquistato l’argento agli Europei Under 23 nel 2016, ma la prima volta tra i pro è un banco di prova che offre sensazioni inedite.
«Prima di partire, il pensiero di essere alla prima crono tra i professionistui c’è stato – ha confermato Ganna (foto Bettini) – E’ stato rapido, poi la concentrazione si è spostata totalmente sul piano agonistico e lì ho subito percepito che avrei dovuto affrontare un avversario aggiuntivo, ovvero il vento. Soffiava forte, non sono riuscito a rendere più sciolta la mia pedalata e questo, sui due lunghi rettilinei questo mi ha penalizzato. Auspicavo a fare qualcosa di meglio, pur considerando che verso fine giornata il vento è un po’ calato. Il ghiaccio è rotto, un’esperienza in più da considerare preziosa per la mia crescita».
Il ventenne italiano ha fatto registrare il 21° tempo di giornata, completando la cronomentro in 14’45”, 42″ in più del vincitore Navardauskas.
Sui livelli di Ganna si è espresso Rui Costa, più agile nel pedalare nel vento: il campione portoghese 2013 della specialità ha impiegato 51″ in più di Navardauskas per completare il percorso, ottenendo il 25° posto. La classifica generale vede Rui Costa 21° a 51″ dal nuovo leader Navardauskas. Oggi, nella quarta tappa, la San Martin-San Martin di 160,5 km, spazio ancora ai velocisti.
Notizie su Atapuma, caduto nel finale della seconda frazione: il corridore ha lasciato l’ospedale dove aveva trascorso in osservazione la notte di lunedì, ora si trova in hotel con la squadra sotto il controllo del dottor Angelucci, medico del Team UAE.