UCI, C'È UNA GUIDA CONTRO IL CALDO

MONDIALI | 05/10/2016 | 07:24
Il caldo del Qatar sarà l'argomento che terrà banco nei prossimi giorni: chi è già arrivato a Doha spiega che le temperature sono elevate, chi ci deve andare a correre è preoccupato, l'UCI unisce le due cose. Porta infatti i corridori a disputare un mondiale sotto il sole del deserto degli Emirati, ma si preoccupa per la loro incolumità al punto da pubblicare sul proprio sito internet un manuale - che tutti possono consultare e/o scaricare - dal titolo «Come lottare contro la calura» (per scaricarlo, CLICCA QUI).

Una serie di brevi capitoli corredati da slide spiegano come il calore può incidere sulla performance, come il caldo possa incidere in maniera e in tempi diversi su una cronometro e su una corsa in linea, qual è la miglior preparazione per una corsa al caldo, quali sono i tempi di acclimatamento richiesti, cosa fare per allenarsi alle alte temperature se si vive in un paese freddo, come l'idratazione incide sulla performance, quanto, come e cosa bere in corsa, cosa fare per abbassare la temperatura, se gli effetti del caldo siano gli stessi per uomini, donne e ragazzi (tecnicamente i più esposti a rischi visto che sono al termine dell'adolescenza, periodo in cui perdono molti liquidi e sali) e via dicendo.

Il testo è stato redatto da quattro medici - Dr Sébastien Racinais, Dr Roger Palfreeman, Dr York Olaf Schumacher e Dr Julien D. Périard - e pubblicato da Aspetar - Orthopaedic and Sports Medicine Hospital di Doha.

Come abbiamo scritto ieri, l'Uci ha poi deciso di affidarsi ad una commissione che ogni mattina valuterà le condizioni climatiche in cui si dovranno effettuare le gare: praticamente impossibile spostare gli orari di partenza per via dei contratti televisivi, dei satelliti e via dicendo, l'unica soluzione - in caso di temperature che possono compromettere la salute dei corridori - rischia di essere quella dell'accorciamento delle prove. Con il rischio di trasformare la massima rassegna del nostro sport in un autentico terno al lotto.

Paolo Broggi
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COMMENTI
5 ottobre 2016 12:39 vecchione
Come definire i geni che albergano negli attuali "geni" delle due ruote, a livello mondiale?
Dilettanti allo sbaraglio, senza arte né parte e neppure un minimo di cultura ciclistica.
E non possono neppure fare ricorso al vecchio detto del gruppo che recita "meglio sudare che tremare". Nulla li può salvare dal biasimo totale, senza appello. può salvare.

Complimenti a lor signori e ai seguaci del "nuovo ciclismo", quello del protocollo meteo così ben applicato da chi l'ha deato....

forse non tutti sanno che...
5 ottobre 2016 19:41 canepari
A marzo nella Tirreno Adriatico se vai a oltre500/1000 metri può anche nevicare.
A marzo la Milano Sanremo può imbattersi nel tempo brutto.
A fine maggio al Giro sopra i 2000-2500 metri c'è il rischio di annullare la tappa
In estate può anche fare molto caldo
Nei paesi arabi in genere si può trovare caldissimo anche in ottobre
Se si mettono in conto queste cose ci si comporta di conseguenza.....

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