LOMBARDIA. Scopriamo le novità. GALLERY

PROFESSIONISTI | 08/09/2016 | 08:22
E’ stato presentato ieri il percorso del Giro di Lombardia 2016, partenza da Como e arrivo a Bergamo, che andrà in scena – ed è l’edizione numero centodieci - sabato 1 ottobre. E’ la continuazione di un accordo pluriennale per l’alternanza della partenza e dell’arrivo fra le due belle e importanti città lombarde siglato fra RCS Sport per la classicissima che sovente taluni continuano a ricordare come la “corsa delle foglie morte”, quando, oramai da anni, però, con l’avanzamento in calendario della data d’effettuazione, sono poche le foglie morte che si trovano sia sulla sede stradale, sia sui prati e boschi a fianco. Le stagioni e la natura non tengono conto delle variazioni del calendario ciclistico che quest’anno, addirittura, vedrà il mondiale a metà ottobre, in Qatar.

Tutto un altro film rispetto al percorso del Giro di Lombardia, oggetto di queste righe, che proporrà, nel complesso, ben 4.400 (quattromila e quattrocento) metri di dislivello. Una cosina da niente…..

Dopo la partenza dal capoluogo lariano, in direzione Cantù, pegno dovuto per l’impegno organizzativo di CentoCantù, la fattiva associazione presieduta da Paolo Frigerio che da una quindicina danni è il partner delle iniziative rosa in terra comasca, si punta sull’ascesa al Santuario della Madonna del Ghisallo, luogo “cult” del ciclismo, poi sul Colle Brianza e quindi puntare verso la sempre arcigna salita di Valcava, a m. 1330, fra la provincia di Lecco e quella di Bergamo. Segue lo strappo di Berbenno e, quindi, la novità, anzi le novità, dell’edizione 2016, praticamente due “inediti” per le competizioni ciclistiche di livello e conosciute soprattutto dagli appassionati orobici – preparati – delle due ruote.

La prima è Sant’Antonio Abbandonato (ma ritrovato in questo caso), una frazione del comune di Val Brembilla, nella parte sinistra dell’omonima valle, che in un paesaggio naturale boschivo, con sede stradale abbastanza ristretta, sale per 580 metri, per giungere a quota m. 982, coprendo una distanza di km. 6,200. Qui nei pressi si trova il piccolo santuario di Sant’Antonio Abbandonato. I calcoli precisi del cartografo Stefano di Santo riferiscono di una pendenza media dell’8,9% con punte di massima del 15%. Numeri importanti, viene da dire.

Dopo lo scollinamento si passa in Val Brembana con la picchiata su Zogno, il popoloso centro che ha dato i natali ad Antonio Pesenti (1908-1968), scalatore, vincitore del Giro d’Italia 1932 e di varie tappe al Giro e al Tour con vari podi finali e papà di Guglielmo (1933-2002), specialista della pista, velocità pura, vincitore di vari tricolori i cui figli continuano un’avviata attività nel settore bici, ovviamente, a Bergamo. Torniamo però al Giro di Lombardia che, subito da Zogno, propone il secondo inedito: Miragolo San Salvatore. E’ una frazioncina di Zogno, a quota m. 943. Per giungervi i corridori devono percorrere km. 8,700 e superare un dislivello di m. 606 con pendenza media del 7% e massima dell’11%. C'è poi la discesa su Algua, in Val Serina, una laterale della Val Brembana.

Per giungere al traguardo, sul Sentierone di Bergamo, restano ancora la salita di Selvino e quella di Bergamo Alta, proprio in prossimità del tradizionale arrivo. Corsa dura, durissima e, per continuare con collaudata e abusata fraseologia, percorso da fare tremare i polsi e, ancora di più, le gambe e il cuore. Ricordiamo il dato del dislivello in salita da superare, 4.400 metri.

Nel corso della presentazione Stefano Allocchio, direttore di corsa, parlando delle salite (argomento per lui indigesto ai suoi bei dì di corridore, era, infatti, un emulo di Cavendish & C.) ha rivelato che i suggerimenti per i due nuovi inserimenti sono arrivati, nel corso di un pranzo (e ti pareva…). A esprimerli è stato Ivan Gotti, il corridore di casa, di S. Pellegrino Terme, vincitore di due Giri d’Italia (1996 e 1999), scalatore di classe pura, grande amico di Giovanni Bettineschi, il dinamico presidente di Promoeventi Sport. E’ la struttura che, pure lei da una quindicina d’anni, promuove il ciclismo in bergamasca collaborando strettamente con RCS Sport. E Bergamo, con i numerosi e conosciuti intervenuti del sempre appassionato ambiente ciclistico, fra i quali Paolo Savoldelli, ha confermato il suo alto tasso di passione ciclistica.

Dalla tavola alla strada per verificare la fattibilità delle soluzioni prospettate che sono state poi validate da Mauro Vegni, il direttore del Ciclismo RCS Sport.
E così il piatto del Giro di Lombardia 2016 è servito. Un piatto forte, secondo i canoni della cucina bergamasca, destinato ad arricchire la geografia a disposizione degli appassionati praticanti che si contano sempre, con numeri d’assoluto rilievo, lungo le strade del Giro di Lombardia, una classica, anzi classicissima, che si fregia, a giusta ragione, della definizione di corsa-monumento. E sono solo cinque al mondo.

Giuseppe Figini
Copyright © TBW
COMMENTI
Ultima salita
8 settembre 2016 10:18 Leonk80
Qual'è il dettaglio dell'ultimo strappo di bergamo alta? e quanto manca all'arrivo? ( e quanto c'è tra discesa e pianura?) grazie

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La costa mediterranea della Spagna continua ad ospitare le gare di apertura del calendario 2025 del Team Polti VisitMalta. A partire da domani si svolgeranno le cinque tappe della Volta a la Comunitat Valenciana, gara di categoria ProSeries ad alto...


Filippo Ganna sta facendo sul serio e a dimostrarlo sono i dati pubblicati su Strava, dove si evidenzia come su alcune salite spagnole il piemontese sia stato più bravo di Remco Evenepoel. Andando sull’app di Strava, è possibile seguire gli...


Dopo le biblioteche olandesi con l’energia elettrica prodotta da speciali cyclette mentre si legge un libro o si lavora al computer, anche in Italia il green della bici è arrivato nel mondo della cultura e dell’istruzione. Portabandiera di questa nuova...


Il suo 2024 agonistico si era aperto in Australia, dove aveva ottenuto diversi buoni piazzamenti, per chiudersi alla Tre Valli Varesine Woman dello scorso 8 ottobre con una lunga fuga sotto la pioggia e il quattordicesimo posto finale. Ora, quattro...


Poco più di 3 mesi fa la città di Valencia e soprattutto i suoi dintorni venivano colpiti dalla DANA, la catastrofe naturale che ha causato oltre 230 morti. Non c’è modo di sorridere, ma quantomeno dal 5 al 9 febbraio,...


Assistere un team professionistico porta le aziende a sperimentare e far evolvere i propri prodotti nel mondo delle corse, un percorso come quello fatto da Briko con il Team VF Group - Bardiani CSF Faizané. La formazione italiana per la stagione...


Filippo Grigolini sul podio bacia la medaglia di bronzo. Quelle di papà Andrea e mamma Anna, che sono venuti a Lievin, in Francia, per seguire il figlio al mondiale di Ciclocross sono lacrime di gioia. Una favola azzurra con la...


“Seconda stella a destraquesto è il camminoe poi diritto, fino al mattinopoi la strada la trovi da teporta all’isola che non c’è”Edoardo Bennato La strada Via dei Mille 9 di Castel Bolognese porta invece a un isola che c’è: l’isola...


Atlete provenienti da ogni parte del mondo, le strade di una delle isole più belle ed affascinanti colorate a festa, i faraglioni a fare da straordinario sfondo: sono alcune delle prerogative dello storico avvio 2025 del Giro Mediterraneo in Rosa,...


Le prime gare di stagione sono arrivate, l'Europa sta per indossare i panni tradizionali del continente di riferimento per il mondo delle due ruote e quindi non può esserci momento migliore per andare a scoprire le forze nuove del ciclismo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024