QUINTANA, VALVERDE E CONTADOR CONTRO I MISURATORI DI POTENZA
PROFESSIONISTI | 31/08/2016 | 15:52 È da giorni che se ne parla, e nel giorno di riposo è aumentata l'intesità della polemica: Quintana, Valverde e Contador hanno proposto di
vietare l’utilizzo in corsa dei misuratori di potenza. «Tolgono dramma
agonistico e spettacolo». Un chiaro attacco a Chris Froome, che questo pomeriggio, dopo la vittoria alla Vuleta ha replicato: «E allora corriamo anche con lo scatto fisso e senza il cambio. Il ciclismo è anche ricerca e tecnologia».
secondo me sarebbe più importante togliere le radioline
giusto
31 agosto 2016 18:11maurop
Mi pare giusto e che la proposta venga dai corridori la avvalora e la rende ancor più plausibile. Saper distribuire le proprie forze e andare alla ricerca del proprio limite senza oltrepassarlo fa parte delle qualità che fanno di un corridore un campione. Lo stesso farei con le radioline: l\'idea che il ciclismo debba diventare come la formula 1 lo avrà reso anche più performante ma certo non agonisticamente migliore. E infatti il paradosso che domina il ciclismo contemporaneo è evidente: più avanzano ricerca e tecnologia, come le definisce Chris Froome e più tutti rimpiangiamo il ciclismo dei tempi andati (quando tante di queste cose non c\'erano) come un\'età delll\'oro perduta per sempre. E in effetti è vero: quello dei bei tempi andati può anche essere un mito, ma il progresso a tutti i costi può trasformarsi in un mito ben peggiore.
d\'accordo
31 agosto 2016 19:37maxmsg
Per rispondere a Mr. Froome, da umile appassionato, direi che anche molti altri sport implicano ricerca e tecnologia ma se si esagera è sensato anche fare un passo indietro. Se troppa tecnologia inquina il gesto atletico, la tecnica e la tattica per vincere, è sensato fare un passo indietro. Ciò è già stato fatto in qualche sport come il nuoto o la Formula1, per citarne un paio. Se troppa tecnologia fa interpretare le corse col risultato di togliere il gusto allo spettatore di seguirle, meglio rinunciare ad una tecnologia troppo spinta: le corse sono fatte perché gli spettatori si appassionino, è negli interessi anche degli sponsor e dei campioni stessi. Oppure a Mr.Froome interessa solo di apparire nelle statistiche?
Sono d\'accordo anch\'io con le proposte che stanno circolando per favorire lo spettacolo e non snaturare lo sport: squadre meno numerose, via il misuratore di potenza in gara e via anche le radioline come dice effepi e molti esperti appassionati.
Del resto non è così anche alle Olimpiadi?
31 agosto 2016 21:14VociDalGruppo
poi togliamo le preparazioni in altura, la scienza applicata alla nutrizione, il recupero nelle piscine col ghiaccio... perché non è stato uno spettacolo vedere Froom che si è gestito in salita e poi ha fatto un recupero su tutti quelli che "saltavano" come mosche dopo averlo staccato ? ma fatemi il piacere... sarebbe come togliere tutta l'elettronica nella F1 e nella moto GP... chi guida più ?
i soliti noti.....
31 agosto 2016 22:56limatore
Spagnoli e Colombiani..... arrivano dietro e si lamentano e vanno contro corrente.
Si parla di fare un profilo della potenza per scovare chi bara e loro vogliono vietare i misuratori di potenza.
Questa è tutta gente cresciuta con Sainz che ti aspetti (a parte Quintana)
Finalmente
31 agosto 2016 23:23frect
Secondo me sentono puzza di bruciato.....o motorino..., lo dico da tanto tempo, bisogna correre senza misuratori e frequenzimetri, è li l inganno se non lo avete capito, inoltre facciamo partire sei corridori x squadra, poi vedrete che spettacolo.....ma sky non accetterà mai queste regole....poi come fa
Concordo
1 settembre 2016 03:40lupin3
Come anche COn squadre di 5/6 uomini, niente ammiraglie, radioline... Come sostengo da anni. Basta pensare a quanto é stata bella lá corsa in linea alle olimpíadi... Cmq quando si ritirera froome questi aspetti spero ritornino secondari. In 40 anni di ciclismo non ho mai visto nessuno correre cone froome e spero non ce ne siano dopo di lui
Limiti e paletti
1 settembre 2016 10:04runner
Ricordiamoci del passo indietro fatto, ad esempio, nelle bici da crono. Quelle avveniristiche (da Moser a Obree per intenderci) sono state vietate, no?
E, a mio avviso, giustamente, in modo che tutti potessero gareggiare più ad armi pari. La stessa cosa va fatta anche per radioline, misuratori di potenza ecc. Più lo sport è umano, più piace. Non si può, poi, paragonare la tecnologia della formula 1 con quella di uno sport come il ciclismo. Sono due mondi diversi e vanno gestiti e considerati in modo diverso.
SOLUZIONE
1 settembre 2016 10:28bernacca
che Froome sia robotizzato e telecomandato (vedi olimpiadi) è riconosciuto! La richiesta di abolire il misuratore di potenza mi sembra un ultima possibilità per sconfiggere Froome da parte della Movistar! Secondo me non è giusto, come il discorso delle radioline: i corridori per sicurezza la vogliono e mi sembra giusto rispettare questa volontà soprattutto nei grandi giri! la soluzione di 6 corridori per squadra mi sembra ottimale per lo spettacolo assieme alla riduzione del chilometraggio ma su questo punto l'associazione corridori non sarà d'accordo perchè si riducono gli ingaggi! il ciclismo ha bisogno di cambiare, si sentono lamentele ogni giorno, ce la farà ??
frect
1 settembre 2016 12:09noodles
concordo parola per parola con frect. Togliere sia misuratori che cardio. Un corridore si deve conoscere da solo, fa parte del talento il sapersi gestire. Poi, se vogliamo approfondire, io quasi mai avevo visto una cosa, strana a dir poco, come quella fatta dal Kenyano l'altro. Beati i ciechi che ancora applaudono a certe esibizioni...
1 settembre 2016 14:35Tarango
Non mi piace il modo di correre di Froome e se ci fosse una petizione per obbligare i ciclisti a rimettersi i pantaloncini neri la firmerei subito. Ma mi pare che quella sui misuratori di potenza sia una polemica sterile. Partite all'attacco, indendiate le corse, mandate uomini in avanscopera al km zero. Non aspettate l'ultima salita. Poi vediamo cosa fanno i misuratori di potenza. A differenza di motociclismo e Formula 1, citate a sproposito da qualcuno, dove c'è un mezzo che 'pedala' ed un pilota che lo guida, nel ciclismo sono ancora la gambe a fare andare la bicicletta. Non i misuratori di potenza. Sempre che la storia dei motorini non sia vera. Nel qual caso, diamoci al tresette.
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