
Mathieu Van der Poel ha portato a termine un nuovo capolavoro. Come un artista capace di dipingere tele meravigliose, sul pavè della Parigi-Roubaix l’olandese ha dato vita a una battaglia, che si è trasformata in opera d’arte per tutti gli appassionati di ciclismo.
L’ex iridato ha vinto la classica delle pietre per la terza volta consecutiva e dopo questo risultato non ha intenzione di fermarsi e continuerà a cercare vittorie in ogni corsa dell’anno.
Questo è il terzo anno consecutivo che Van der Poel vince nell’Inferno del Nord e questa edizion, è stata forse la più difficile da conquistare. «Forse sì, è stata la più dura. Nella mia testa, non pensavo che sarei rimasto solo per così tanto tempo. Inoltre, ho avuto un problema con la radio e il misuratore di potenza ha smesso di funzionare. Mi sentivo come se stessi correndo alla cieca, non sapevo quanto fossi avanti. E’ stata una situazione davvero difficile. Ma alla fine tutto è andato per il meglio. Sono molto felice, soprattutto dopo i miei problemi di salute della settimana scorsa. Ho sentito che le mie gambe rispondevano sempre meglio con il passare dei giorni questa settimana. Sono contento di concludere questa stagione delle Classiche con un’altra vittoria».
Sono stati tanti i corridori che hanno avuto problemi in gara e anche Tadej Pogacar è scivolato. L’olandese era davanti quando lo sloveno è scivolato e il divario tra i due è subito aumentato.
«In quel momento la velocità era molto elevata. Ho visto che non era riuscito a fare la curva, ma non pensavo che fosse caduto. Quando ho guardato indietro un po' più avanti, ho visto che si era creato un vuoto. Poi ho capito e ho accelerato. Ho dovuto aumentare il divario. È un peccato, certo, ma gli incidenti fanno parte della Parigi-Roubaix».
Per la prima volta Van der Poel si è misurato con Tadej Pogacar in questa Roubaix. Infatti il campione iridato non aveva mai partecipato a questa corsa come professionista. Per Van der Poel il duello è stato molto avvincente e dopo la vittoria è andato a complimentarsi con il suo avversario.
«Quando c’è lui in gara è sempre speciale. La cosa pazzesca è che non ci sorprende nemmeno che sia arrivato secondo, nonostante sia la sua prima partecipazione a questa gara. Ciò che ha fatto è stato veramente eccezionale. Sono sicuro che tornerà ancora più forte nei prossimi anni».
La stagione delle Classiche per Van der Poel si è conclusa e non lo vedremo all’Amstel Gold Race. L’olandese prenderà un po’ di riposo e analizzerà quanto fatto in questa prima parte della stagione e poi si concentrerà sulla seconda parte dell’anno.
«Per il momento la Parigi-Roubaix è stata la mia ultima corsa in programma, non parteciperò all'Amstel. Vincere tre volte di fila questa gara è qualcosa di veramente eccezionale. Non pensavo di poterci riuscire all'inizio della mia carriera. Questa giornata sarà sicuramente una pietra miliare. Vincere tre volte di fila è un'eccezionalità e mai avrei pensato di riuscirci».
Tadej Pogacar nella sua conferenza stampa ha detto che da bambino Van der Poel sarebbe stato il suo idolo e anche l’olandese ha una grande ammirazione per il suo avversario.
«Quando guardo altri sport, non è necessariamente per gli atleti, ma per amore della disciplina. Lo stesso accadrebbe per il ciclismo. Non so se potrei avere un corridore preferito, ma quello che sta facendo Tadej Pogacar, a soli 26 anni, è semplicemente incredibile. È l'unico uomo oggi capace di vincere tutto».
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