
Mads Pedersen è stato sfortunato alla Parigi-Roubaix e, a causa di una foratura nel momento sbagliato, si è dovuto accontentare di un terzo posto, alle spalle di Pogacar, secondo e van der Poel vincitore per il terzo anno consecutivo.
«Sono stato veramente sfortunato, perché mi sentivo davvero bene, avevo buone sensazioni e la squadra ha fatto un lavoro impressionante per tutto il giorno per tenermi lontano dai problemi e farmi entrare nei settori in una buona posizione – ha raccontato Pedersen in conferenza stampa - Quindi era andato tutto benissimo fino a quel momento e poi è così difficile adattarsi ad una nuova situazione e capisci che non stai più correndo per la vittoria».
Pedersen era uno dei grandi favoriti per questa Roubaix e alla fine, si è trovato a sprintare nel velodromo per conquistare il gradino più basso del podio.
«Penso che l’unica cosa da fare in queste situazioni, sia di adattarsi il più velocemente a qualcos’altro. Quando tutto è accaduto non potevo neanche pensare di lottare per il podio, ma in questa gara non si sa mai cosa può succedere e sai che devi continuare, perché tutto può accadere anche di salire sul podio quando non te lo aspetti più».
Abbiamo visto molte battaglie tra Mathieu van der Poel, Tadej Pogacar e Mads Pedersen e forse dovremo aspettare un altro anno per rivedere corse così belle.
«Non vedo l'ora di non correre più contro questi due ragazzi, iniziano ad esserci ogni volta e mi viene da pensare: godetevi i momenti in cui combattiamo, ma non aspettatevi che sia sempre così. Mathieu andrà al Tour, ma sarà un approccio completamente diverso per entrambi. Quindi non vedrete le stesse lotte di adesso».
Ci sono state molte forature e oltre a Pedersen, tanti altri corridori sono stati costretti al cambio bici. «Il pavé è davvero molto, molto ruvido e se prendi una pietra in modo sbagliato, allora sì, l'aria se ne va e la foratura rimane, quindi pioggia o non pioggia, penso che sarebbe stato lo stesso per tutti».
Al termine della Parigi-Roubaix, ovvero la terza Classica Monumento dell’anno, si può notare che i primi 4 del Giro delle Fiandre siano anche i primi 4 della Parigi-Roubaix e anche i primi due nomi della Milano-Sanremo, sono gli stessi. «Non so cosa dire riguardo questi dati. Alla fine si tratta solo dei migliori corridori che lottano per vincere e ci piace gareggiare. Per fortuna sono riuscito a salire sul podio anche se non è stato facile. La prossima settimana ci sarà un’altra corsa e vedremo quali saranno i nomi dei primi tre corridori».