STOP PER FABIO JAKOBSEN, SARA' OPERATO AD ENTRAMBE LE ARTERIE ILIACHE FEMORALI

PROFESSIONISTI | 31/03/2025 | 13:00

Uno dei grandi assenti negli ordini di arrivo che contano in questa stagione è Fabio Jakobsen. L'olandese del Team Picnic PostNL non è mai riuscito ad essere protagonista e al momento di forzare non riusciva a spingere sui pedali con la stessa forza di prima.


I test effettuati con lo staff medico del team hanno rivelato che Jakobsen ha una limitazione del flusso nell'arteria iliaca in entrambe le gambe. Il medico del Team Picnic PostNL Camiel Aldershof ha spiegato: «Purtroppo dopo aver condotto test recenti, abbiamo scoperto che Fabio ha una limitazione del flusso delle arterie iliache. Poiché la diagnosi è molto chiara e attualmente lo limita in bici, verrà sottoposto a un intervento chirurgico per tentare di risolvere il problema. L'operazione comporta per Fabio uno stop di circa sei settimane, senza sostenere attività fisiche faticose. Nel frattempo, monitoreremo i suoi progressi e da lì, quando sarà pronto, lo faremo gradualmente tornare ad allenarsi e aumentare lentamente l'intensità».


Da parte sua, Jakobsen ha aggiunto: «Mi sono allenato bene quest'inverno e ho iniziato la stagione con una certa sicurezza. Abbiamo ottenuto alcuni risultati nella top ten all'UAE Tour e alla Parigi-Nizza, ma quando si è trattato di affrontare gli sforzi di sprint ad alta intensità ho sofferto; le mie gambe semplicemente non funzionavano come avrebbero dovuto. Ovviamente è una battuta d'arresto importante, ma ora che abbiamo trovato la causa del problema, spero che l'operazione possa risolverlo. A volte è necessario fare un passo indietro per poterne fare due avanti, e spero che questo sia uno di questi casi».

Jakobsen verrà operato mercoledì 2 aprile e oovviamente, come ha spiegato il medico, il suo programma di gare per la seconda parte del 2025 resta legato a come procederà il suo recupero.


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COMMENTI
Ah, le pedivelle
31 marzo 2025 15:16 Miguelon
Mannaggia alle pedivelle. Usasse quelle da 175 non avrebbe di questi problemi. Sono sardonico, scusate.

Limiti
31 marzo 2025 16:00 Bullet
Vero che si parla di sport professionistico con tutti gli estremi che comporta però di base lo sport, anche praticato a certi livelli, dovrebbe essere sempre il più salutare possibile o quantomeno non portare ad operazioni per poterlo praticare. Il quesito è sempre di che limiti si sono posti al giorno d'oggi e se c'è qualcuno che controlla se sono limiti almeno "accettabili" per una pratica sportiva

Posizioni estreme
31 marzo 2025 17:08 Osteopata
E' un insieme di fattori probabilmente.
Posizioni estreme in bici,pedivella,preparazioni estreme.
C'è una sorta di selezione naturale.
Chi riesce ad adattarsi primeggia,qualcuno farica ed altri smettono...
Al netto della genetica di questi ragazzi

Forza Fabio
31 marzo 2025 20:50 VanderLuca
Lasciamo stare il povero Fabio, con la terrificante serie di infortuni che ha subito avrebbe dovuto smettere, ma lui ama la bici come niente al mondo....ti aspettiamo,grande!!!

Considerazione
31 marzo 2025 20:51 italia
Per me pedivelle, posizioni .... non sono la causa; anche nel passato molti corridori hanno avuto questa problematica .......

Pedivelle
31 marzo 2025 21:09 lele
Giocano un ruolo importante perchè più corte attenuano il rischio di endofibrosi.
Non è assolutamente una questione legata a “limiti più o meno accettabili” ma prevalentemente alla posizione di iperflessione dell’anca associata spesso all’ipertrofia dello psoas.
Ma Bullet lo sapeva.

@lele
31 marzo 2025 22:36 Bullet
Se vuoi continuare in questa tua campagna personale fai pure, a me viene solo da ridere. Come vedi nei miei commenti non c'è mai un richiamo a qualcun'altro, neanche ci penso francamente, esprimo una mia idea non per far vedere quanto ne possa sapere o meno rispetto a un altro, la esprimo e basta.

Bullet
1 aprile 2025 01:12 lele
Se così fosse ti limiteresti a fare il tuo commento. Come si dovrebbe. Certo che è una campagna personale perchè non sopporto i commenti dove si giudicano altri blogger.
Non ho mai detto a nessuno che scrive tanto per scrivere ne tanto meno che si vede che non ha mai corso in bici. Come se per poter esprimere un concetto qui servisse un curriculum.
Passo e chiudo.

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