Dopo l’annunciato addio di Dstny come sponsor della squadra finanziata dalla Lotteria nazionale del Belgio, il Ceo di Lotto Stéphane Heulot uole tranquillizzare tutti, dichiarando alla stampa belga che la squadra il prossimo anno continuerà a correre con lo stesso budget.
A partire dal primo gennaio del 2025 la squadra potrebbe chiamarsi semplicemente Lotto, perché nessun nuovo sponsor ha bussato alla squadra del manager francese. Dstny, dopo il Tour de France, aveva annunciato il non rinnovo di contratto con Lotto e un annuncio fatto così vicino alle Olimpiadi, ha scoraggiato molti investitori.
«Nessuno dovrebbe preoccuparsi per il futuro della squadra – ha spiegato Heulot - e non è nemmeno vero che ad oggi non ci siano proposte. Stiamo parlando con varie aziende, ma dobbiamo sempre ricordare che il nuovo partner deve soddisfare i valori della Lotteria Nazionale e dell’intera squadra e questo non è sempre facile».
I corridori non sembrerebbero preoccupati, ma la partenza di Florian Vermeersch per la UAE Emirates di Pogacar non è stato di certo un buon segnale.
«Mi dispiace davvero per la partenza di Florian Vermeersch, ma non posso biasimarlo – ha continuato Heulot –. È stato chiamato dalla migliore squadra del mondo e non potevamo competere con le condizioni che gli hanno offerto loro. In termini di budget per il prossimo anno abbiamo dovuto fare un passo indietro nel mercato, perché Dstny ci ha lasciato a lungo senza sapere la loro decisione. Alla fine abbiamo aspettato fino alla fine del Tour per sapere le loro intenzioni. Avrebbero potuto comunicarlo prima e questo ci avrebbe evitato di perdere del tempo».
Stéphane Heulot ha spiegato che la Lotteria nazionale non dovrà aumentare il proprio finanziamento e che per il prossimo anno potrebbero avere anche un budget superiore.
«La Lotteria Nazionale non serve a colmare le nostre lacune economiche. Ma è anche vero che il rapporto con la Lotteria è buono, considerando che è sponsor da 40 anni. Cercheremo insieme una soluzione, anche se sappiamo che non avremo mai risorse come la UAE Emirates, Ineos o Visma. Ora siamo noni nel ranking UCI, mentre per il valore del nostro budget non saremmo nemmeno tra i primi venti. Siamo una squadra a cui piacciono le sfide e andremo avanti così come abbiamo sempre fatto».
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